giovedì 24 aprile 2008

Epica vittoria ad Orsago




Da sempre, nell'immaginario collettivo degli appassionati di calcio, il risultato di 4 a 3 evoca ricordi di epiche battaglie sportive. Quella giocata martedì sera, ad Orsago, è stata una partita che ricorderemo a lungo: emozionante come poche, vibrante, agonisticamente accesa, avvincente, a tratti entusiasmante, e chi più ne ha, più ne metta. Quelli dell'Unicar sapevano che ci sarebbe voluta la grande impresa, e grande impresa è stata. Le insidie del minuscolo campo di Orsago erano note, specie in considerazione delle caratteristiche degli unicarini, abituati a giocare su altre superfici e con ben altri spazi a disposizione. E poi, non dimentichiamolo, il Bar da China... Anzi, vorremmo iniziare proprio dagli avversari, e riconoscere loro l'onore delle armi, perchè sono stati rivali degnissimi, per tutto il campionato, determinati, forti e, per quello che abbiamo visto in campo martedì, correttissimi. La posta in palio era alta, si sapeva, ma la partita, ad eccezione di qualche singolo episodio, è stata giocata all'insegna della correttezza e del fair play, come testimoniato dagli abbracci fra tutti i giocatori a fine gara. Insomma: al Bar da China tutta la nostra ammirazione e, perchè no, la nostra gratitudine, per aver duellato con noi fino alla fine e aver reso questo campionato (che non è ancora vinto....) così incerto e coinvolgente.
Sugli spalti pubblico delle grandi occasioni: per la trasferta più importante dell'anno l'Unicar organizza una carovana di auto che si da appuntamento (come per le vere trasferte) addirittura in autogrill, dove due camionisti ungheresi, presi in simpatia, si uniscono alla comitiva e partecipano all'allegra scampagnata. La copertina di oggi la vogliamo dedicare proprio ai nostri tifosi, calorosi come sempre, assiepati sulle tribune di Orsago (alla fine si conteranno almeno una quarantina di spettatori...). Ed ora la partita. Pronti via e già si intende quale sarà la tattica dei padroni di casa, come detto abituati a giocare sugli spazi strette e con le distanze così ravvicinate: quelli del da China, come trovano un pertugio, battono a rete senza troppi convenevoli, bombardando da tutte le parti il malcapitato Fantomas, costretto fin dall'inizio agli straordinari. L'Unicar, almeno inizialmente, non riesce a fare altrettanto, cercano con insistenza una manovra che non riesce mai a svilupparsi completamente. La gara si accende ancor di più sulla prima realizzazione della serata, ovviamente del Bar da China, con un diagonale che passa fra due uomini all-blacks e si infila nell'unico corridoio disponibile. La rete subita scuote Fasan e soci e proprio Ginone, dopo una splendida giocata di Boschian, trova la "mattonella alla Fasan" che risulta imparabile anche per il pur bravo estremo di casa. L'esultanza di Gino dopo il pareggio rimane ancora adesso una delle immagini più belle della serata, a sottolineare la tensione evidente fra tutti gli uomini in campo e sulle panchine. Dopo il gol del pareggio, l'Unicar inizia a prendere bene le misure agli avversari. La difesa tiene meglio, le chiusure sono puntuali e precise, Boschian è bravissimo nel gioco spalle alla porta, guadagnando punizioni e tenendo bene palla. Cominciano anche i primi cambi della partita e non ci vuole molto a Grisostolo, appena entrato per Caio, a trovare una potente conclusione mancina che si insacca alle spalle del portire del da China: 2 a 1. Il gol di svantaggio, però, esattamente come accaduto poco prima all'Unicar, accende nuovamente i padroni di casa, che si riversano veementi nella metà campo all-blacks. Dopo un paio di salvataggi difensivi, Cornacchia si supera su in tiro da fuori area: sul tap-in dell'attaccante nuovo intervento di Fantomas, questa volta da terra, ma nello slancio della parata la palla finisce comunque (e incredibilmente) in rete. Nemmeno il tempo di accusare il colpo, e il Da China è in vantaggio: stavolta il movimento dell'attaccante è splendido, con stop di petto al limite dell'area, spalle alla porta, girata veloce facendo perno su Caio e palla all'incrocio opposto dove Cornacchia non può arrivare. Si va al riposo sul 3 a 2 con qualche funesto presagio: il clima in panchina è un po' tetro, e si teme che l'uno-due subito così velocemente possa condizionare troppo. Nella circostanza è bravo Ivancich a dare il suo apporto, rincuorando i suoi e sistemando tatticamente alcuni particolari. Si rientra con Grisostolo di nuovo in campo, e proprio l'Arcangelo trova lo spazio per una nuova conlcusione che stavolta impatta su un difensore e inganna il portiere di casa: 3 a 3. La partita rimane in equilibrio per un po': per l'Unicar ci provano un po' tutti, da Faion a Beltrame, senza trovare il varco giusto. Chi lo trova, verso la metà della ripresa, è bomber Boschian, il cui sinistro passa fra una selva di gambe senza essere intercettato da nessuno. Nuovo boato del pubblico per un risultato, il 4 a 3, che consegnerebbe virtualmente il campionato nelle mani dell'Unicar. I minuti finali sono al cardiopalma, a cominciare dal rigore generosamente regalato da Gino Fasan che commette ingenuamente un fallo senza accorgersi di essere già in area (dicevamo delle insidie del campo minuscolo, no?) e per giunta con gli avversari in inferiorità numerica a causa di un'espulsione. Sul dischetto si presenta il capitano del Bar da China, che di sinistro scaglia verso la porta di Cornacchia la classica "minella urticante". Fantomas, memore del rigore dell'andata, battezza l'angolo giusto e si oppone con il corpo facendosi imprimere all'altezza del petto la scritta "Diadora". Il rigore parato rinvigorisce gli unicarini, che costruiscono ancora un paio di buone occasioni (in particolare Faion e Monaco). Al fischio finale è festa grande in campo, sugli spalti e negli spogliatoi. I tre punti conquistati portano a +6 il vantaggio proprio sul da China con due partite ancora da giocare: contro Più Sport e Rigo Idelmo basterà un punto per certezza matematica della terza vittoria in campionato in tre anni di vita del club, in tre serie differenti! Non riscriveremo certo noi la storia del calcio, ma fatecelo credere!

Gabriele Grisostolo: due gol per lui

2 commenti:

enrico iodice ha detto...

Beh, che dire??? Complimenti vivissimi... occhio che non è finita però... Ma quanto bello è fare i complimentoni agli avversari dopo che li hai bastonati??? Ah, i piccoli (grandi) piaceri del calcio...

Biaso ha detto...

...il progetto iniziale sembra completato!!!!SERIE A!!!


complimneti a tutti!!