domenica 30 novembre 2008

Le pagelle di Caio


Cornacchia: 6 Deve compiere si e no una parata in tutta la partita. Per il resto è completamente inoperoso e a fine gara ripone la sua muta intonsa nella borsa senza nemmeno una parvenza di sudore. Spettatore
Caio: 6- Bene quando bisogna coprire, peraltro senza particolari apprensioni. Quando invece si tratta di spingere ed osare, Caio tiene il freno a mano tirato fino a quando Mazzon lo coinvolge (a sua insaputa) in una punizione di seconda: fra un tiro e un passaggio ne viene fuori un tiraggio (o un passiro, fate voi). Dislessico
Monaco: 6,5 E' uno dei pochi che prova a vincere l'inerzia dell'attacco con qualche affondo dei suoi. A volte, però, ci mette troppa foga, e procede stile caterpillar fino a quando qualche fischio degli arbitri non lo avverte che l'azione è finita da un paio di minuti. Scoppio (ritardato)
Zilli: 6,5 Come sempre solida prestazione difensiva. Più timido del solito quando c'è da prendere l'iniziativa, sente la mancanza della sua spalla ideale Grisostolo e predica nel vuoto. Abbandonato
Beltrame: 6 Sufficienza di stima, ma dopo una serie di prestazioni convincenti il Germano Reale da segnali di appannamento, specie sul piano fisico. Complice il digiuno obbligato con cui si presenta al PalaCSI, decide, assieme ai suoi compagni, di fare indigestione di reti. Affamato
Gino Fasan: 6+ E' in condizione fisica invidiabile e dopo l'angelica prova offerta contro l'Icem si ripete in fatto di generosità e determinazione. Giò che manca, stavolta, sono precisione e fortuna, ostinandosi a volte a conclusioni dalla distanza che fanno il solletico a Daneluzzi. Angelo (caduto in volo...)
Faion: 6- La lievissima insufficienza è forse motivata da quell'azione finale, in cui il Raul della pedemontana si ritrova fra i piedi il match point peraltro dalla sua posizione preferita: forse non la angola troppo, forse non la alza a sufficienza, forse non gli dà forza, forse non gli dà effetto, forse ma forse... forse è umano anche lui. Forse...nnato
Mazzon: 6 Anche a lui non gliene va dritta una. In area tira e lo rimpallano; fuori area passa e lo intercettano; sulla fascia corre e lo abbattono, davanti alla panchina bestemmia e lo ammoniscono, sotto la doccia si piega e lo inc... oraggiano a rialzarsi. Abbacchiato 

venerdì 28 novembre 2008

Novità sul blog


Breve post di servizio per comunicare agli amici, ai lettori e ai simpatizzanti del blog una piccola ma significativa novità. Grazie ai potenti mezzi della rete siamo finalmente riusciti a inserire un contatore per visualizzare gli accessi a opelunicar.blogspot.com. L'amministratore del sito - cioè io - potrà anche visualizzare il numero di utenti on line, gli accessi al sito e alle singole pagine. Trovate il contatore in basso, dopo l'archivio storico del blog. Ora, finalmente, sapremo quanti siamo...

Cura per l'impotenza...


I giocatori dell'Unicar saranno sottoposti immediatamente ad una cura contro l'impotenza calcistica. Ieri sera, infatti, è accaduto un evento a suo modo storico nella pur breve vita del club: infatti da quando è stata fondata la squadra, nel lontano 2005, non era mai accaduto che l'Unicar non riuscisse a segnare nemmeno una rete in una partita. Contro lo Spilimbergo, invece, l'impietoso fischio finale degli arbitri ha sancito un incredibile 0 a 0 che si commenta da solo... Non c'è stato nulla da fare: ad eccezione dell'isolatissimo Cornacchia, disperso nelle retrovie, ci hanno provato davvero tutti, ma le parate di un grande Daneluzzi, i pali, i rimpalli, la sfiga, il malocchio, il prezzemolo e il finocchio hanno negato agli unicarini la gioia del gol. Nel dopo partita, in sala stampa, Mr. Ivancich non ha però voluto appellarsi alla sfortuna: se non si è segnato è anche perchè la condizione fisica e mentale degli all-blacks non è apparsa delle migliori. Le conclusioni a rete non sono mai state il frutto dell'azione corale, ma piuttosto il risultato di estemporanee iniziative individuali, il più delle volte dalla distanza. Insomma, risultato a parte, ciò che preoccupa è una involuzione nel gioco e nell'approccio alla partita, peraltro proprio alla vigilia di uno scontro decisivo in casa della capolista Sacile. Il misero punticino raccimolato ieri allontana Fasan & compagni dalla vetta, lasciando campo aperto a Ibt, Icem e, appunto, Sacile. Adesso sotto con la cura per l'impotenza, porco il mondo che c'ho sotto i piedi!

giovedì 27 novembre 2008

Il saluto di Stefano

"Ma 'sto stronzone aveva detto che sarebbe venuto sempre e non si è ancora fatto vedere...". Alzi la mano chi non ha avuto questo pensiero. L'ho avuto anch'io. 
Ciao ragazzi,
purtroppo devo utilizzare le pagine del blog per darvi la notizia che ho deciso di smettere di giocare. Problemi lavorativi e familiari mi stanno portando a vivere sempre più a Milano e sempre meno a San Quirino. La mia presenza mentale, per quel che può servire, c'è sempre stata. State facendo un ottimo campionato, ed il dispiacere per non poter essere lì con voi a condividere gioie, dolori, sudori e umori è molto grande. So di avere amici da quelle parti, so di poterci contare. Un abbraccio forte a tutti e... spaccategli il culo!!!
Stefano  

venerdì 21 novembre 2008

Le pagelle del Monaco

Cornacchia: 6 Voto di stima, ma anche in quest'ultima gara il portiere degli all-blacks non è apparso in gran forma. La sua sta diventando una "sindrome da primo palo", un po' come il "mal di uscite" del suo eroe Gigi Turci. La curva rumoreggia, Roveredo scalpita. Contestato
Zilli: 7 Monumentale, specie nella ripresa quando si accolla la responsabilità di dirigere da solo l'intero reparto arretrato. Su Del Fabbro è praticamente perfetto, al punto da rendere asfittiche tutte le manovre offensive degli avversari. Bronzo di Riace
Monaco: 6 E' vero, uno dei gol subiti nasce da un suo passaggio quantomeno avventato. Ma errore a parte sono confortanti i segnali di ripresa del Monaco, che anche quando viene spostato in attacco sa rendersi utile e presente. Incoraggiato
Beltrame: 7 Suo l'assist che consegna a Gino Fasan la palla del secondo gol; sua la caparbia azione con cui sradica il pallone agli avversari per l'avvio dell'azione del terzo gol; suo il solito barattolo di vinavil trovato in panchina; suo il libro "L'apparato sessuale della gallina" trovato nello spogliatoio a fine gara. Incestuoso
Grisostolo: 7 Solita partita di grande sostanza e solita azzuffata (stavolta negli spogliatoi) con Mr. Ivancich. Oggetto del contendere, stavolta, la formazione iniziale, con l'inconcepibile (a suo dire) esclusione di Ezio Vendrame a favore della Regina Madre. Polemico
Mazzon: 7 Nel manuale di Gianni Brera il Bomber è colui che apparentemente non fa una cippa ma poi, non si sa come, non manca mai di appuntare il suo nome nel tabellino dei marcatori, costringendo chi diceva che non fa una cippa a infilarsela nel culo, la cippa medesima. Marpione
Gino Fasan: 7,5 E poi il Signore mandò un angelo biondo e gli disse: "Và, porta il tuo conforto ai misericordiosi, sorreggi i puri di spirito e cacciala dentro, 'sta cazzo di palla". E l'angelo obbedì. Cosa buona e giusta
Faion: 7 Nel primo tempo sembra in grossa difficoltà, evidentemente turbato, come tutta la squadra, per l'avvio da kamikaze. Nella ripresa, invece, diventa funambolico: altro assist da "nino maravilla" e stavolta pure un gol, per giunta decisivo e alla faccia di chi diceva che segna poco. Orgoglioso

Eventi celesti al PalaCSI


Questo post viene scritto dalla sala rianimazione dell'ospedale civile di Pordenone, dove sono ricoverato da ieri sera dopo la partita Opel Unicar - Icem. Affianco al mio letto altri 5 spettatori, anch'essi colpiti, come me, alle coronarie. Partita epica, storica, incredibile, memorabile e chi più ne ha, più ne metta. Potremmo sintetizzare tutto così: "Dopo la grande guerra, la grande fuga e la grande muraglia.... la grande rimonta!". Come si diceva solo ieri, la partita con l'Icem rappresentava per i nostri all-blacks un importante esame di maturità, una sorta di prova di iniziazione per capire quali saranno le ambizioni per il campionato in corso. E dopo solo 5 minuti, con il punteggio di 0 a 4 in favore degli ospiti, l'esame sembrava già definitivamente concluso con una pesante bocciatura... Ma andiamo con ordine. Mr. Ivancich scombina subito le carte e propone una formazione inedita: Cornacchia fra i pali, Zilli e Monaco in difesa, Mazzon e Grisostolo a fare coppia in avanti. L'idea è quella di arginare le fonti di gioco avversarie (specie Bot e Bergnach) ma la pratica è tutt'altra cosa rispetto alla teoria. L'Unicar, a dire il vero, non parte male, con un puntatone di Mazzon sventato con una prodezza dal portiere ospite. Sul rovesciamento di fronte, invece, proprio Bot fa partire un diagonale che sorprende (udite udite) il povero Cornix sul suo palo (andatevi a vedere l'ultima pagella...): 0 a 1. Nemmeno il tempo di riprendersi che l'Unicar subisce un contropiede su palla intercettata a metà campo: ancora Bot, in beata solitudine, si presenta da solo davanti all'uccello (Cornacchia, ovvio) e lo trafigge sull'uscita. 0 a 2, palla al centro, e subito un nuovo errore degli uomini di Ivancich: discesa solitaria della punta dell'Icem, la difesa unicarina invece di chiudere lo specchio apre un'autostrada senza casello, puntatona sul palo basso con Cornix impietrito e sono 3. La sagra degli orrori potrebbe già essere a posto così ma non contento di quanto si era visto fino a quel momento, Monaco consegna a Bergnach un biglietto di sola andata per il paradiso a metà campo: nuova discesa, nuova uscita alla disperata di Matteo e palla che stavolta viene servita su un piatto d'argento al solito Bot per il più facile dei tap-in a porta vuota: 4 a 0, dopo soli 6 minuti dall'inizio della gara!!! Mr Ivancich a questo punto chiama il time-out più benedetto della storia del futsal: durante la pausa nessuno proferisce parola, tranne il Mister, che proferisce bestemmie. Al rientro subito la novità: ricordate Trapattoni che come ultima spiaggia contro la Corea si affidò all'acqua santa? Bene, Ivancich, nonostante le bestemmie, si fa recapitare dal buon Dio un angelo biondo, e lo schiera subito in attacco. L'angelo biondo, che per una volta non è l'arcangelo Gabriele, comincia a trasformare in oro tutto ciò che tocca: una punizione defilata senza troppe pretese diventa un primo gol (1 a 4), un inserimento in mezzo a due avversari diventa un secondo gol (2 a 4)... Dopo pochi minuti si sparge la voce e fuori dal PalaCSI si raduna uno stuolo di lebbrosi e storpi che chiedono di entrare e di essere presi a pallonate anche loro dall'angelo biondo. Si va al riposo sul 2 a 4 e alla frase "ECCCHECAZZOOO PORCOBBBBOIA" si capisce che l'inviato celeste in realtà non è un angelo ma il capitano Gino Fasan (con grande rammarico dei lebbrosi che se ne tornano al lazzaretto con somma delusione). La ripresa è un assalto a Forte Apache, con gli all-blacks che in tutto il secondo tempo subiscono un solo tiro in porta, peraltro su punizione. Faion inizia a carburare, sgattaiola via un paio di volte e al terzo tentativo serve un assist (ormai la sua specialità) con ricevuta di ritorno al bomber Mazzon, come sempre al posto giusto nel momento giusto. Tutti cominciano ad avere la sensazione che l'impresa si possa compiere davvero, e anche Monaco viene rigettato nella mischia in posizione avanzata. Grisostolo dà inizio alla sua personale sfida con Bergnach, e punta tutto e tutti senza soluzione di continuità. Beltrame si presenta in campo con il solito strato di vinavil sul piede e non perde un contrasto nemmeno sotto tortura; Zilli, nelle retrovia, comincia ad assumere uno strano colore bronzeo, tipo monumento per intenderci... La grande rimonta, cui tutti contribuiscono, si completa a 30 secondi dalla fine, con Beltrame che scarica su Faion un pallone con su scritto "spingimi dentro": 4 a 4 e panchina Unicar che invade il campo con Mr. Ivancich che esclama "che cazzo è successo, non vedo niente!!!". Minchia che roba. Per il blog dell'Unicar, Candido Cannavò, Ospedale Civile, Pordenone.   

giovedì 20 novembre 2008

Esame di maturità per l'Unicar


Questa sera, al PalaCSI, l'Unicar ospiterà i campioni in carica dell'Icem: di fronte, dunque, i vincitori dell'ultimo campionato contro i vincitori dell'ultima supercoppa. Per la banda Ivancich sarà finalmente l'occasione per capire quali saranno le reali ambizioni in questo campionato di serie A. Le due formazioni giungono a questo appuntamento in testa alla classifica, accompagnate dall'altra coppia di lusso Sacile e Ibt che, dal canto loro, guarderanno al match di stasera con vivo interesse. Le ultime notizie dal ritiro degli all-blacks riferiscono dell'assenza di Caio Fasan, a cui va aggiunta l'ormai cronica indisponibilità di Paron Cilli.  

sabato 15 novembre 2008

Le pagelle del piciul


Cornacchia: 6,5 Il voto, forse, è un po' altino perchè se è vero che tiene a galla i suoi per almeno un tempo e mezzo, in occasione del secondo gol si fa sorprendere sul suo palo. In settimana sono previste per lui sedute intensive di lap-dance per abituarsi a non mollarlo, quel palo... Luana
Caio: 6 Buona la tenuta da fondo campo, specie sul dritto che, ormai, è il colpo che gli riesce meglio. Sul rovescio, invece, cerca sempre la soluzione più semplice ma efficace, non disdegnando qualche sortita a rete per mettere in difficoltà l'avversario. A fine partita, però, lo avvisano che non era tennis. Terraiolo
Monaco: 6,5 Secondo gol consecutivo, segno evidente che la condizione migliore sta pian piano arrivando. Se la scorsa settimana avevamo dubitato sulle sue intenzioni, stavolta il gol è assolutamente cercato e voluto, con un break dei suoi condito dallo scambio con Faion. Redivivo
Zilli: 6,5 Importanti chiusure e raddoppi, specie nel convulso finale di partita, quando l'esperienza e i nervi saldi divengono una risorsa preziosa. Se c'è lavoro sporco da fare nelle retrovie, lui non si tira certo indietro. Spazzino
Beltrame: 6 Anche per Ger serata complicata, a corrente alterna. Costruisce bene, specie nel gioco di sponda con i compagni e spesso aiuta a far salire la squadra. Ma quando si tratta di concludere non trovo mai lo spunto vincente, anche perchè si ritrova quasi sempre palloni sporchi. Lavandaia
Mazzon: 7 Segna due gol e procura, anche se involontariamente, il rigore decisivo. Sulla prima rete è semplicemente straordinario, per precisione e potenza. Sul rigore si prende una bella responsabilità e, senza farsi pregare, su presenta sul dischetto con una freddezza da far invidia a un surgelato. Capitan Findus
Gino Fasan: 6 Non è la sua serata e seppure meriti la sufficienza ammette, da grande capitano, le difficoltà di questo inizio di stagione. Inceppato e ingolfato, litiga con la palla e con Beltrame, senza nemmeno avere troppa fortuna nei pochi palloni giocabili che capitano dalle sue parti. Costipato
Faion: 6 Una volta si sarebbe detto "clamoroso al Cibali"; parafrasando, potremmo dire "incredibile al PalaCSI"! Il piciul, in questo inizio di stagione, sembra l'alter ego di quello dello scorso anno. I suoi assist ormai non si contano più, mentre il suo bottino di gol è ancora tristemente fermo a una sola realizzazione. Non ce ne va mai bene una... Incompreso

giovedì 13 novembre 2008

Idee confuse...


Mettiamola in questi termini: quando si vincono le partite dopo averle giocate male è sempre un buon segno. Tutto sta ad interpretarlo, questo segno; perchè l'Unicar vista martedì sera al PalaCSI è sembrata avere le idee un po' confuse riguardo agli obiettivi stagionali. Ad inizio anno tutti predicavano umiltà e prudenza, sottolinendo come una salvezza "tranquilla" sarebbe stato un ottimo risultato per il primo anno di serie A. Poi, complici anche i risultati lusinghieri e la classifica confortante, più di qualcuno ha cominciato a farsi venire l'acquilina in bocca, divenuta in una sera molto amara... Con il Mangiamitutto è stata una partita dove le idee confuse hanno preso il sopravvento, sia nel valutare (o sottovalutare) l'avversario, sia nel gioco, quasi del tutto assente o, al massimo, confuso, lento prevedibile. E' stata la peggior Unicar vista fin qui, e solo un episodio contestato in area avversaria a 4 minuti dalla fine ha regalato 3 punti a Mazzon e compagni senza eccessivo merito. Nella prima frazione di gioco chi ha fatto la partita è stato il Mangiamitutto, con un grande Brancaccio in cabina di regia, creando qualche grattacapo di troppo a Cornacchia. L'Unicar, invece, non ha saputo sviluppare la sua manovra trovando il gol a fine tempo nell'unico affondo degno di questo nome dei primi 20 minuti (nella circostanza bravo Monaco a proporsi, bravo Faion a fornire l'ennesimo assist vincente). Nell'intervallo solita predica del povero Ivancich, che supplica i suoi di accelerare la manovra. Qualcosa di meglio, in effetti, la ripresa lo offre. Finalmente anche il portiere avversario si "sporca" i guanti, per poi capitolare su una splendida invenzione di potenza di Mazzon che piazza all'incrocio una minella urticante: 2 a 0. Sembrerebbe fatta, ma un sussulto orgoglioso del Mangiamitutto riporta in partita Brancaccio e soci: Pignattin diventa improvvisamente imprendibile, tutto passa da lui, e su azione di contropiede il n.9 fulmina Cornacchia da posizione defilata: 1 a 2. Pochi minuti dopo, su azione molto simile, nuovo lampo degli avversari che stavolta sorprendono Cornacchia sul suo palo: 2 a 2. I minuti finali sono i più convulsi e nervosi, con alcuni brutti falli a centrocampo su Mazzon. A quattro minuti dalla fine, come detto, il fattaccio: conclusione di Mazzon, parata del portiere e rimpallo sul braccio (o sul petto) di Pignattin. L'arbitro fischia il rigore nonostante le veementi proteste del Mangiamitutto che si sente derubato di un pareggio sostanzialmente meritato. Proprio Mazzon è bravo a rimanere concentrato e a trasformare il penalty in un momento così decisivo: 3 a 2 finale. L'Unicar rimane in vetta, ma mentre le altre prime della classe volano a suon di gol, gli all-blacks annaspano e faticano. E continuano ad avere le idee confuse...

martedì 11 novembre 2008

Ultime dall'infermeria


Situazione disperata in casa Unicar. Questa settimana ha infatti preso servizio la nuova responsabile medica della società, la dott.ssa Benedetta Lavolta (nella foto mentre assiste un giocatore dell'Unicar), che si è subito ritrovata con parecchio lavoro: Cornacchia ha lo squaraus cronico, Beltrame emorroidi, Faion otite, Mazzon diverticolite, Monaco psoriasi, Grisostolo allucinazioni, Zilli alzheimer, i fratelli Fasan mononucleosi (se la sono passata in famiglia), Roveredo infezione alle vie urinarie, il Mister ha la cataratta e Paron Cilli è tornato d'urgenza da Milano con tutte e cinque le unghie dei piedi incarnite. Infermeria piena, dunque, con Roberto e il Baba in sala d'aspetto con il morbillo. Stasera probabile vittoria a tavolino per il Mangiamitutto... Ora scusatemi, corro anch'io perchè non mi sento mica bene.... Dottoressaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!

domenica 9 novembre 2008

Le pagelle del bomber


Cornacchia: 7 Esce dal PalaCsi senza reti al passivo e questo è senz'altro un buon segnale. Bravo a farsi trovare pronto ad inizio gara, gestisce sempre al meglio l'ordinaria amministrazione. Quando non ci arriva lui la traversa gli protegge il deretano. Immacolato
Zilli: 7+ Baluardo insormontabile nelle retrovie, infonde sicurezza in ogni suo intervento. Micidiale negli anticipi, puntuale nei recuperi, attento in ogni situazione pericolosa e sempre disponibile a contribuire anche in fase offensiva. Evita di frequentare l'anagrafe del comune di Maniago per evitare complicazioni con la carta d'identità. Imbroglione
Caio: 6,5 Contrariamente a quanto detto solo pochi giorni fa, il Caio visto giovedì sera è sembrato più a suo agio in attacco piuttosto che in difesa: suo un pericoloso tiro dalla distanza nel primo tempo e dai suoi piedi, sempre nel primo tempo, parte l'assist per suo fratello nell'azione più pericolosa costruita dall'Unicar nella prima frazione. Flessibile
Monaco: 7 Gioca una partita con grande senso pratico, senza mai strafare e cercando sempre di rispettare le consegne che gli giungono dalla panchina. Lui interpreta al meglio il suo ruolo e suggella la serata con un tiro coraggioso che beffa il portiere avversario, ma non noi: "Volevo davvero metterla lì". Ma va' cagar
Grisostolo: 7 Nell'intervallo inscena il solito siparietto con il Mister, iniziato già via sms nel pomeriggio, e poi nei giorni scorsi, e poi nei mesi precedenti, e poi anni fa, quando i due ancora non si conoscevano. In campo, però, tesse e ritesse trame fitte e preziose da far invidia alla migliore sartoria italiana. Stilista
Beltrame: 6,5 Viene provato un po' ovunque: parte davanti e si ritrova dietro, dimostrando grande disponibilità e duttilità tattica. L'uomo giusto da avere in panchina, pronto per ogni situazione, occasione o ruolo, un po' come il Punt e mes con gli amici. Aperitivo
Gino Fasan: 6,5 La principale occasione dell'Unicar in tutto il primo tempo capita sui suoi piedi e lui la sfrutta alla grande: solo una prodezza del portiere avversario gli nega la gioia di un gol che il capitano ha cercato con grande veemenza. Cocciuto
Mazzon: 7 Tomo tomo, cacchio cacchio, per un bel po' gioca sornione, placido e taciturno. Prova qualche sponda, le punizioni, un paio di triangoli, ma sempre nell'anonimato. Eppure - cosa vuol dire il fiuto del bomber - quando arriva sottoporta il primo pallone giocabile è puntuale come la dissenteria dopo le cozze. Indigesto
Faion: 7 Eccone un altro che se ne va a spasso tranquillo per oltre metà gara, cercando qualche affondo senza troppe convinzioni. Ma come una serpe che si crogiola nell'ombra, al primo raggio di sole punge in maniera letale, si infila nella difesa avversaria e libera una palla al veleno che chiede solo di essere spinta in porta. Viperaccia

venerdì 7 novembre 2008

L'Unicar piega la resistenza del Black Magic

Il Mister catechizza i suoi ragazzi

Contro il Black Magic gli all-blacks hanno rischiato il black out. Potremmo sintetizzare in questa frase quanto è avvenuto ieri sera al PalaCSI. La formazione ospite, infatti, è scesa in campo con un assetto molto coperto e guardingo, che ha messo in difficoltà gli uomini di Ivancich incapaci, per tutto il primo tempo, di affondare il colpo. Ma andiamo con ordine... Quintetto di partenza con Cornacchia fra i pali, Zilli e Grisostolo sulla linea difensiva e Beltrame-Fasan a guidare l'attacco. Come ormai accade dall'inizio della stagione, l'Unicar prova a fare di tutto per passare subito in svantaggio: alla prima palla intercettata a metà campo, l'attaccante del Black Magic punta dritto per dritto verso la porta presentandosi a tu per tu con Cornix, bravo a chiudere lo specchio in uscita per due volte. Scampato il pericolo, Zilli & soci hanno ripetutamente provato a scardinare l'ermetica disposizione degli ospiti, bravissimi a non disunirsi e a rimanere concentrati. La fitta rete di passaggi sulla trequarti campo non si è mai concretizzata in alcun affondo, fatta eccezione per un paio di punizioni conquistate dal limite ma non sfruttate a dovere (una con Mazzon, l'altra con Gino Fasan). Proprio il capitano riesce finalmente a trovare un varco nella difesa avversaria grazie alla splendida intuizione del fratello Caio: preciso diagonale ma altrettanto puntuale è la risposta del portiere in uscita. Sul versante opposto, invece, Cornacchia non corre alcun pericolo, salvo un paio di conclusioni dalla distanza neutralizzate senza apparente affanno. La prima metà di gara si chiude sull'inedito risultato di 0 a 0 e nell'intervallo Mr. Ivancich chiede di accelerare il gioco e di provare a evitare quanto più possibile tocchi di palla inutili (anche il Baba, presente in panchina, prende alla lettera le parole del Mister e smette di grattarseli...). La ripresa si apre con un altro brivido per gli unicarini: la punta ospite riesce ad andar via sulla laterale e saltato Caio stampa sulla traversa un potente diagonale sull'uscita disperata di Fantomas. Ancora una volta il campanello d'allarme sveglia i padroni di casa (ieri in tenuta arancione chocching, leggasi sciocching...) che riprendono pazientemente i loro tentativi di scassinamento. A metà ripresa Zilli riesce finalmente a cogliere di sorpresa gli avversari battendo una punizione a sorpresa al centro del campo: palla per Faion piazzato a sinistra, solito numero sul filo della linea di fondo e assist perfetto a Mazzon che con il piattone deve solo spingere in porta: 1 a 0 (mannaggia 'a maronna..., direbbe l'inviato Luigi Necco). Contrariamente alle aspettative il tema tattico della partita non cambia nemmeno sul vantaggio Unicar, con il Black Magic che sceglie di agire ancora di rimessa, trovando però in Zilli un ostacolo insormontabile. A pochi minuti dal termine, infine, la svolta definitiva: Monaco prende palla sulla tre quarti e vedendosi privo di opposizione prova la conclusione dalla distanza che, pur senza troppe pretese, si insacca beffarda sul primo palo sorprendendo il pur bravo portiere ospite: 2 a 0. Gli ultimi minuti sono di eccessiva sofferenza per l'Unicar, con un palo esterno colto dal Black Magic e una punizione respinta in due tempi da Cornacchia. Al fischio finale grande sollievo, complimenti dovuti agli avversari e biron da mezzo a discutere animatamente della fauna femminile che popolava i tavoli limitrofi: le piccole gioie della vita... 

martedì 4 novembre 2008

Roveredo riceve il testimone


E' stato uno dei protagonisti della vittoriosa trasferta maniaghese dell'Unicar nell'ultimo turno di campionato. Enrico Roveredo, catapultato in campo a sorpresa da Mr. Invancich, non solo non ha fatto rimpiangere il collega Cornacchia, ma ha dimostrato grande sicurezza fra i pali, distinguendosi con pregevoli interventi. Ora gli all-blacks hanno un'alternativa più che valida anche per il ruolo di portiere, fino a questo momento ricoperta in via esclusiva da Fantomas. Nella foto il significativo il passaggio del testimone, avvenuta ancora una volta nella sala dei trofei, con cui proprio Fantomas ha consegnato la maglia n. 1 a Roveredo. Il quale potrebbe già ritrovarsi una seconda occasione e difendere nuovamente la porta degli unicarini giovedì sera, nel prossimo turno di campionato, vista la possibile assenza di Cornacchia, improvvisamente colto da un preoccupante stato depressivo... 

domenica 2 novembre 2008

Le pagelle di Fantomas


Cornacchia 6: Incolpevole sul primo gol, ingannato sul secondo. Per il resto serata di relativa tranquillità, fatta eccezione per una buona parata su punizione e qualche difficoltà nei disimpegni con i piedi. DisOkkupato
Roveredo 7: Che esordio, accipicchia. Compie due ottimi interventi in uscita bassa, neutralizza un tiro libero nel finale e stipula la santa alleanza con i pali della sua porta che lo proteggono quando non ci arriva lui. Cornix si caga sotto e stavolta non è squaraus... Sassicaia 
Caio 6+: Non riuscirà ad essere incisivo nelle situazioni offensive (complice il campo piccolo) ma quando si tratta di difendere diventa un baluardo insormontabile: puntuale negli anticipi, preciso nei raddoppi, bada sempre alla sostanza, che ghe lassi la creansa...  
Zilli 6,5: Se dovessimo decidere quale delle sue qualità è la più importante, diremmo certamente la tranquillità. Infonde sicurezza a tutto il reparto difensivo, opta sempre per la soluzione più semplice e affidabile, senza inutili rischi o apprensioni. Saggio
Grisostolo 7: Due gol alla sua ex squadra, ottima intesa, specie con Zilli, e diverse altre occasioni create o capitate direttamente a lui. Ogni tanto si prende ancora qualche confidenza di troppo in zone "calde" del campo, ma alla fine gestisce sempre al meglio il possesso palla. Impavido
Beltrame 6,5: Un altro golletto, tanto per non perdere l'abitudine, e una buona dose di ispirazione negli scambi stretti con Faion e Ginone Fasan. Il suo inizio di stagione è davvero sorprendente e se dovesse continuare così l'Unicar ha già pronto un biglietto per l'Ungheria da regalare alla moglie per una nuova settimana di bagordi. Eccitato
Gino Fasan 6: Anche lui sembra soffrire il campo di Maniago, evidentemente troppo piccolo per le sue doti di scorrazzatore delle praterie incolte. Si sacrifica, cerca sempre di giocare per la squadra e nella difficoltà si scopre la sua dote di altruista: un paio di assist al bacio (non sempre sfruttati dai compagni) lo riabilitano totalmente. Libero e bello
Faion 7+: Appena fa il suo ingresso in campo la partita cambia. Si mette a sfidare le leggi della fisica, in particolare quella sull'impenetrabilità dei corpi: riesce a incunearsi dove non passerebbe nemmeno David Copperfild, tira da ovunque gli capiti, smonta e rimonta a piacere l'assetto della difesa avversaria, fa un assist a Beltrame e segna un gol. Può bastare? Einstein
Mazzon 7: Solito straordinario gioco con la porta avversaria alle spalle. Dargli palla è come stipulare un'assicurazione contro gli infortuni in una fabbrica di cuscini. Si procura (e timbra) la punizione; si procura (e timbra) il rigore; dopo la partita si procura (e speriamo abbia timbrato) un bel putanon... Obliteratore 
Monaco s.v.: E' vero, non ha giocato nemmeno un minuto. Ma venire a Maniago, alle 22.40, cambiarsi e fare solo panchina per il mal di schiena è un segnale di grande attaccamento che non può passare inosservato. Idolo