venerdì 12 dicembre 2008

Il Presidente Zomero tuona: tutti in ritiro!

Mazzon, Cornacchia e Monaco posano con Fra Bartolomeo

La pazienza si è esaurita! Due punti nelle ultime 4 partite, un solo gol segnato nelle ultime tre, la debacle contro il Marson. Il Presidente Zomero, stavolta, sbotta e manda tutta la squadra in ritiro. La prossima partita, ormai, sarà il 15 gennaio, il prossimo anno, e dunque ci sarà tempo per meditare e concentrarsi. Non sono più ammessi cali di tensione e per questo, a mali estremi, estremi rimedi. La squadra è partita ieri mattina alla volta di Castelmonte, dove si è stabilita nel convento dei frati minori francescani. Il convento, isolato dal mondo, ho un piccolo appezzamento di terreno al suo interno. I giocatori dell'Unicar dovranno spianarlo e livellarlo per farne un piccolo campo da calcetto. Poi, sistemate due porte con travi in legno, inizieranno i loro allenamenti in sandali fino alla vigilia della partita con lo Sporting Porcia. Per l'occasione Fasan e compagni hanno dismesso anche le divise all-blacks, e per conformarsi allo stile più sobrio dei frati indosseranno il tipico saio all-brown. Dalle prime indiscrezioni giunte dal convento pare che il più provato dal primo giorno di ritiro sia Mazzon, al quale manca tremendamente la m....na (ovvio, non è madonna). Chi si è adattato subito al nuovo ambiente è stato Monaco, che si è sentito subito a casa sua (bella questa!!!). Incredibile invece l'indole di Gino Fasan, che pure in una situazione al limite è riuscito a ritirare la Panda dei frati e a vendergli un Porsche Cayenne del 2005 full-optional. Germano Beltrame, per scaricare la propria frustrazione, ha preso a bastonate la statua di San Bernardo... 

giovedì 11 dicembre 2008

Mars...on - Unicar...off


Anzitutto cominciamo con lo scusarci con il capitano Gino Fasan: le pagelle della scorsa settimana, a lui appaltate, non sono state pubblicate per problemi redazionali (avevo lo squaraus e ho trascurato il blog). Faccio pubblica ammenda. Menziono solamente Andrea Monaco risultato a conti fatti il migliore in campo (dei nostri...). Per il resto nessun acuto particolare. 
Veniamo invece alla partita di ieri sera che, come si può evincere dal titolo del post, ha avuto un epilogo piuttosto distastroso per gli all-blacks (e infatti ci hanno fatto "tutti neri": 7 a 0 per il Marson Demoliz.... pardon, Costruzioni). Anzitutto, a nome di tutta la squadra, mi rivolgo all'amico Enrico Iodice, il cui pronostico sul blog (vedi commento al post precedente) è stato particolarmente apprezzato e gradito da tutti gli unicarini che si ripromettono al più presto una visita in quel di San Quirino... A dire il vero Enrico una cosa l'ha azzeccata: in effetti un rigore parato c'è stato... peccato che il rigore fosse a nostro favore e il portiere fosse quello avversario. Grande Enrico! Nella serata più nera nella storia dei "tutti neri", le cose iniziano male ancor prima del fischio d'inizio: Mr Ivancich si ritrova con gli uomini contati a causa delle concomitanti assenze di Zilli, Faion e Grisostolo e per un momento pensa di mandare in campo anche la Pina come soluzione estrema. Nei primi cinque minuti della partita è un tiro al bersaglio dei demolitori del Marson che prendono a pallonate il malcapitato Cornacchia costretto agli straordinari fin da subito. Dopo circa 5 minuti, appunto, arriva il primo gol che, nella sua dinamica, è un tremendo presagio circa l'andamento della serata. Un tiro sporco in diagonale viene sfortunatamente deviato nella propria porta da Caio: nella circostanza Fantomas è pure colpito all'occhio dalla pallonata e rimane tramortito a terra per qualche minuto. Il secondo e il terzo gol giungono a poca distanza l'uno dall'altro e la disfatta si completa nella ripresa con il Marson abile ad approfittare degli spazi lasciati dall'Unicar sbilanciata in avanti. Nel finale, beffa delle beffe, Monaco guadagna un rigore che Gino Fasan si fa parare dall'ottimo Carrer. A fine gara negli spogliatoi, oltre ai sette macigni sul groppone, gli unicarini si leccano le ferite con Caio ferito al costato stile Cristo in croce, Fantomas con un occhio tumefatto stile pugile e Gino Fasan con uno stinco stile zampone di Natale. Auguri...  

venerdì 5 dicembre 2008

Nubi minacciose nell'orizzonte dell'Unicar


Signore e Signori, benvenuti in serie A! Potremmo sintetizzare con questa frase la partita di mercoledì scorso, che ha segnato la prima sconfitta stagionale degli all-blacks, arresisi al Sacile con il punteggio di 2 a 1. Questa volta, però, ci consentirete qualche considerazione in libertà, senza dover rimanere aderenti alla cronaca della partita. Le nubi minacciose che vediamo nell'orizzonte dell'Unicar, infatti, non derivano nè dal risultato finale, nè dalla classifica. Anzi, spieghiamoci subito: la squadra di Ivancich è, fino a prova contraria, una neo-promossa e per quanto possa essere ben attrezzata le va riconosciuto il ruolo di outsider. Bene: da outsider l'Unicar ha perso la sua prima partita dopo 8 giornate di campionato, incontrando sulla sua strada già tutte le squadre più forti (Icem, Ibt e Sacile) e arrendendosi solo ad una di queste. Non va poi dimenticato che metà squadra è composta dagli stessi elementi che nel 2005 hanno iniziato l'avventura dalla serie D. E allora? E allora vorremmo parlare di questa sconfitta (2 a 1, non 8 a 0) con un po' di lucidità, cercando di rimettere tutte le cose al loro posto. Vincere sempre, da 3 anni a questa parte, ci ha forse fatto perdere il senso della realtà? Sapevamo che sarebbe stato un anno duro, che avrebbe messo alla prova la solidità caratteriale della squadra. Se alla prima sconfitta si evidenziano crepe già così profonde, ho come la sensazione che non si andrà molto lontano... Viste le sollecitazioni che mi sono giunte in questi giorni, ricordo che il blog è uno spazio pubblico, che viene letto da centinaia di persone (non sto esagerando, ho le prove adesso...) per cui non ritengo corretto portare alla mercé di tutti i nostri piccoli o grandi problemi, che per quanto mi riguarda rimarranno sempre e solo nel nostro spogliatoio. Buon lavoro a tutti 

martedì 2 dicembre 2008

Il punto sul campionato di Mario Sconcerti


Entriamo nella settimana della 8 giornata. Nel turno precedente si è segnalata l'inattesa battuta d'arresto, oltre che dell'Unicar, anche del Sacile, fermato da un gagliardo Sinco (2 a 2). Prosegue invece la sua marcia inarrestabile l'IBT, corsara sul sempre difficile campo del Bar da China. In seconda posizione sale anche l'Icem, vittoriosa sul campo della Pizzeria Caminetto in una partita a dir poco scoppiettante (11 a 6 il risultato finale per i campioni provinciali). Il Marson piega il Mangiamitutto e consolida la propria posizione di centro-alta classifica dove staziona anche il Black Magic, bravo a liquidare lo Sporting. Non si è disputata la partita fra Segat e Verniciatura Azzanese a causa dell'allagamento della palestra di Borgomeduna: le due squadre, pertanto, rimangono con gli stessi punti in classifica di una settimana fa ma con una gara in meno. Bene, ho fatto il punto sul campionato e ora me ne torno dietro la scrivania a guardare il culo alla D'Amico.

domenica 30 novembre 2008

Le pagelle di Caio


Cornacchia: 6 Deve compiere si e no una parata in tutta la partita. Per il resto è completamente inoperoso e a fine gara ripone la sua muta intonsa nella borsa senza nemmeno una parvenza di sudore. Spettatore
Caio: 6- Bene quando bisogna coprire, peraltro senza particolari apprensioni. Quando invece si tratta di spingere ed osare, Caio tiene il freno a mano tirato fino a quando Mazzon lo coinvolge (a sua insaputa) in una punizione di seconda: fra un tiro e un passaggio ne viene fuori un tiraggio (o un passiro, fate voi). Dislessico
Monaco: 6,5 E' uno dei pochi che prova a vincere l'inerzia dell'attacco con qualche affondo dei suoi. A volte, però, ci mette troppa foga, e procede stile caterpillar fino a quando qualche fischio degli arbitri non lo avverte che l'azione è finita da un paio di minuti. Scoppio (ritardato)
Zilli: 6,5 Come sempre solida prestazione difensiva. Più timido del solito quando c'è da prendere l'iniziativa, sente la mancanza della sua spalla ideale Grisostolo e predica nel vuoto. Abbandonato
Beltrame: 6 Sufficienza di stima, ma dopo una serie di prestazioni convincenti il Germano Reale da segnali di appannamento, specie sul piano fisico. Complice il digiuno obbligato con cui si presenta al PalaCSI, decide, assieme ai suoi compagni, di fare indigestione di reti. Affamato
Gino Fasan: 6+ E' in condizione fisica invidiabile e dopo l'angelica prova offerta contro l'Icem si ripete in fatto di generosità e determinazione. Giò che manca, stavolta, sono precisione e fortuna, ostinandosi a volte a conclusioni dalla distanza che fanno il solletico a Daneluzzi. Angelo (caduto in volo...)
Faion: 6- La lievissima insufficienza è forse motivata da quell'azione finale, in cui il Raul della pedemontana si ritrova fra i piedi il match point peraltro dalla sua posizione preferita: forse non la angola troppo, forse non la alza a sufficienza, forse non gli dà forza, forse non gli dà effetto, forse ma forse... forse è umano anche lui. Forse...nnato
Mazzon: 6 Anche a lui non gliene va dritta una. In area tira e lo rimpallano; fuori area passa e lo intercettano; sulla fascia corre e lo abbattono, davanti alla panchina bestemmia e lo ammoniscono, sotto la doccia si piega e lo inc... oraggiano a rialzarsi. Abbacchiato 

venerdì 28 novembre 2008

Novità sul blog


Breve post di servizio per comunicare agli amici, ai lettori e ai simpatizzanti del blog una piccola ma significativa novità. Grazie ai potenti mezzi della rete siamo finalmente riusciti a inserire un contatore per visualizzare gli accessi a opelunicar.blogspot.com. L'amministratore del sito - cioè io - potrà anche visualizzare il numero di utenti on line, gli accessi al sito e alle singole pagine. Trovate il contatore in basso, dopo l'archivio storico del blog. Ora, finalmente, sapremo quanti siamo...

Cura per l'impotenza...


I giocatori dell'Unicar saranno sottoposti immediatamente ad una cura contro l'impotenza calcistica. Ieri sera, infatti, è accaduto un evento a suo modo storico nella pur breve vita del club: infatti da quando è stata fondata la squadra, nel lontano 2005, non era mai accaduto che l'Unicar non riuscisse a segnare nemmeno una rete in una partita. Contro lo Spilimbergo, invece, l'impietoso fischio finale degli arbitri ha sancito un incredibile 0 a 0 che si commenta da solo... Non c'è stato nulla da fare: ad eccezione dell'isolatissimo Cornacchia, disperso nelle retrovie, ci hanno provato davvero tutti, ma le parate di un grande Daneluzzi, i pali, i rimpalli, la sfiga, il malocchio, il prezzemolo e il finocchio hanno negato agli unicarini la gioia del gol. Nel dopo partita, in sala stampa, Mr. Ivancich non ha però voluto appellarsi alla sfortuna: se non si è segnato è anche perchè la condizione fisica e mentale degli all-blacks non è apparsa delle migliori. Le conclusioni a rete non sono mai state il frutto dell'azione corale, ma piuttosto il risultato di estemporanee iniziative individuali, il più delle volte dalla distanza. Insomma, risultato a parte, ciò che preoccupa è una involuzione nel gioco e nell'approccio alla partita, peraltro proprio alla vigilia di uno scontro decisivo in casa della capolista Sacile. Il misero punticino raccimolato ieri allontana Fasan & compagni dalla vetta, lasciando campo aperto a Ibt, Icem e, appunto, Sacile. Adesso sotto con la cura per l'impotenza, porco il mondo che c'ho sotto i piedi!

giovedì 27 novembre 2008

Il saluto di Stefano

"Ma 'sto stronzone aveva detto che sarebbe venuto sempre e non si è ancora fatto vedere...". Alzi la mano chi non ha avuto questo pensiero. L'ho avuto anch'io. 
Ciao ragazzi,
purtroppo devo utilizzare le pagine del blog per darvi la notizia che ho deciso di smettere di giocare. Problemi lavorativi e familiari mi stanno portando a vivere sempre più a Milano e sempre meno a San Quirino. La mia presenza mentale, per quel che può servire, c'è sempre stata. State facendo un ottimo campionato, ed il dispiacere per non poter essere lì con voi a condividere gioie, dolori, sudori e umori è molto grande. So di avere amici da quelle parti, so di poterci contare. Un abbraccio forte a tutti e... spaccategli il culo!!!
Stefano  

venerdì 21 novembre 2008

Le pagelle del Monaco

Cornacchia: 6 Voto di stima, ma anche in quest'ultima gara il portiere degli all-blacks non è apparso in gran forma. La sua sta diventando una "sindrome da primo palo", un po' come il "mal di uscite" del suo eroe Gigi Turci. La curva rumoreggia, Roveredo scalpita. Contestato
Zilli: 7 Monumentale, specie nella ripresa quando si accolla la responsabilità di dirigere da solo l'intero reparto arretrato. Su Del Fabbro è praticamente perfetto, al punto da rendere asfittiche tutte le manovre offensive degli avversari. Bronzo di Riace
Monaco: 6 E' vero, uno dei gol subiti nasce da un suo passaggio quantomeno avventato. Ma errore a parte sono confortanti i segnali di ripresa del Monaco, che anche quando viene spostato in attacco sa rendersi utile e presente. Incoraggiato
Beltrame: 7 Suo l'assist che consegna a Gino Fasan la palla del secondo gol; sua la caparbia azione con cui sradica il pallone agli avversari per l'avvio dell'azione del terzo gol; suo il solito barattolo di vinavil trovato in panchina; suo il libro "L'apparato sessuale della gallina" trovato nello spogliatoio a fine gara. Incestuoso
Grisostolo: 7 Solita partita di grande sostanza e solita azzuffata (stavolta negli spogliatoi) con Mr. Ivancich. Oggetto del contendere, stavolta, la formazione iniziale, con l'inconcepibile (a suo dire) esclusione di Ezio Vendrame a favore della Regina Madre. Polemico
Mazzon: 7 Nel manuale di Gianni Brera il Bomber è colui che apparentemente non fa una cippa ma poi, non si sa come, non manca mai di appuntare il suo nome nel tabellino dei marcatori, costringendo chi diceva che non fa una cippa a infilarsela nel culo, la cippa medesima. Marpione
Gino Fasan: 7,5 E poi il Signore mandò un angelo biondo e gli disse: "Và, porta il tuo conforto ai misericordiosi, sorreggi i puri di spirito e cacciala dentro, 'sta cazzo di palla". E l'angelo obbedì. Cosa buona e giusta
Faion: 7 Nel primo tempo sembra in grossa difficoltà, evidentemente turbato, come tutta la squadra, per l'avvio da kamikaze. Nella ripresa, invece, diventa funambolico: altro assist da "nino maravilla" e stavolta pure un gol, per giunta decisivo e alla faccia di chi diceva che segna poco. Orgoglioso

Eventi celesti al PalaCSI


Questo post viene scritto dalla sala rianimazione dell'ospedale civile di Pordenone, dove sono ricoverato da ieri sera dopo la partita Opel Unicar - Icem. Affianco al mio letto altri 5 spettatori, anch'essi colpiti, come me, alle coronarie. Partita epica, storica, incredibile, memorabile e chi più ne ha, più ne metta. Potremmo sintetizzare tutto così: "Dopo la grande guerra, la grande fuga e la grande muraglia.... la grande rimonta!". Come si diceva solo ieri, la partita con l'Icem rappresentava per i nostri all-blacks un importante esame di maturità, una sorta di prova di iniziazione per capire quali saranno le ambizioni per il campionato in corso. E dopo solo 5 minuti, con il punteggio di 0 a 4 in favore degli ospiti, l'esame sembrava già definitivamente concluso con una pesante bocciatura... Ma andiamo con ordine. Mr. Ivancich scombina subito le carte e propone una formazione inedita: Cornacchia fra i pali, Zilli e Monaco in difesa, Mazzon e Grisostolo a fare coppia in avanti. L'idea è quella di arginare le fonti di gioco avversarie (specie Bot e Bergnach) ma la pratica è tutt'altra cosa rispetto alla teoria. L'Unicar, a dire il vero, non parte male, con un puntatone di Mazzon sventato con una prodezza dal portiere ospite. Sul rovesciamento di fronte, invece, proprio Bot fa partire un diagonale che sorprende (udite udite) il povero Cornix sul suo palo (andatevi a vedere l'ultima pagella...): 0 a 1. Nemmeno il tempo di riprendersi che l'Unicar subisce un contropiede su palla intercettata a metà campo: ancora Bot, in beata solitudine, si presenta da solo davanti all'uccello (Cornacchia, ovvio) e lo trafigge sull'uscita. 0 a 2, palla al centro, e subito un nuovo errore degli uomini di Ivancich: discesa solitaria della punta dell'Icem, la difesa unicarina invece di chiudere lo specchio apre un'autostrada senza casello, puntatona sul palo basso con Cornix impietrito e sono 3. La sagra degli orrori potrebbe già essere a posto così ma non contento di quanto si era visto fino a quel momento, Monaco consegna a Bergnach un biglietto di sola andata per il paradiso a metà campo: nuova discesa, nuova uscita alla disperata di Matteo e palla che stavolta viene servita su un piatto d'argento al solito Bot per il più facile dei tap-in a porta vuota: 4 a 0, dopo soli 6 minuti dall'inizio della gara!!! Mr Ivancich a questo punto chiama il time-out più benedetto della storia del futsal: durante la pausa nessuno proferisce parola, tranne il Mister, che proferisce bestemmie. Al rientro subito la novità: ricordate Trapattoni che come ultima spiaggia contro la Corea si affidò all'acqua santa? Bene, Ivancich, nonostante le bestemmie, si fa recapitare dal buon Dio un angelo biondo, e lo schiera subito in attacco. L'angelo biondo, che per una volta non è l'arcangelo Gabriele, comincia a trasformare in oro tutto ciò che tocca: una punizione defilata senza troppe pretese diventa un primo gol (1 a 4), un inserimento in mezzo a due avversari diventa un secondo gol (2 a 4)... Dopo pochi minuti si sparge la voce e fuori dal PalaCSI si raduna uno stuolo di lebbrosi e storpi che chiedono di entrare e di essere presi a pallonate anche loro dall'angelo biondo. Si va al riposo sul 2 a 4 e alla frase "ECCCHECAZZOOO PORCOBBBBOIA" si capisce che l'inviato celeste in realtà non è un angelo ma il capitano Gino Fasan (con grande rammarico dei lebbrosi che se ne tornano al lazzaretto con somma delusione). La ripresa è un assalto a Forte Apache, con gli all-blacks che in tutto il secondo tempo subiscono un solo tiro in porta, peraltro su punizione. Faion inizia a carburare, sgattaiola via un paio di volte e al terzo tentativo serve un assist (ormai la sua specialità) con ricevuta di ritorno al bomber Mazzon, come sempre al posto giusto nel momento giusto. Tutti cominciano ad avere la sensazione che l'impresa si possa compiere davvero, e anche Monaco viene rigettato nella mischia in posizione avanzata. Grisostolo dà inizio alla sua personale sfida con Bergnach, e punta tutto e tutti senza soluzione di continuità. Beltrame si presenta in campo con il solito strato di vinavil sul piede e non perde un contrasto nemmeno sotto tortura; Zilli, nelle retrovia, comincia ad assumere uno strano colore bronzeo, tipo monumento per intenderci... La grande rimonta, cui tutti contribuiscono, si completa a 30 secondi dalla fine, con Beltrame che scarica su Faion un pallone con su scritto "spingimi dentro": 4 a 4 e panchina Unicar che invade il campo con Mr. Ivancich che esclama "che cazzo è successo, non vedo niente!!!". Minchia che roba. Per il blog dell'Unicar, Candido Cannavò, Ospedale Civile, Pordenone.   

giovedì 20 novembre 2008

Esame di maturità per l'Unicar


Questa sera, al PalaCSI, l'Unicar ospiterà i campioni in carica dell'Icem: di fronte, dunque, i vincitori dell'ultimo campionato contro i vincitori dell'ultima supercoppa. Per la banda Ivancich sarà finalmente l'occasione per capire quali saranno le reali ambizioni in questo campionato di serie A. Le due formazioni giungono a questo appuntamento in testa alla classifica, accompagnate dall'altra coppia di lusso Sacile e Ibt che, dal canto loro, guarderanno al match di stasera con vivo interesse. Le ultime notizie dal ritiro degli all-blacks riferiscono dell'assenza di Caio Fasan, a cui va aggiunta l'ormai cronica indisponibilità di Paron Cilli.  

sabato 15 novembre 2008

Le pagelle del piciul


Cornacchia: 6,5 Il voto, forse, è un po' altino perchè se è vero che tiene a galla i suoi per almeno un tempo e mezzo, in occasione del secondo gol si fa sorprendere sul suo palo. In settimana sono previste per lui sedute intensive di lap-dance per abituarsi a non mollarlo, quel palo... Luana
Caio: 6 Buona la tenuta da fondo campo, specie sul dritto che, ormai, è il colpo che gli riesce meglio. Sul rovescio, invece, cerca sempre la soluzione più semplice ma efficace, non disdegnando qualche sortita a rete per mettere in difficoltà l'avversario. A fine partita, però, lo avvisano che non era tennis. Terraiolo
Monaco: 6,5 Secondo gol consecutivo, segno evidente che la condizione migliore sta pian piano arrivando. Se la scorsa settimana avevamo dubitato sulle sue intenzioni, stavolta il gol è assolutamente cercato e voluto, con un break dei suoi condito dallo scambio con Faion. Redivivo
Zilli: 6,5 Importanti chiusure e raddoppi, specie nel convulso finale di partita, quando l'esperienza e i nervi saldi divengono una risorsa preziosa. Se c'è lavoro sporco da fare nelle retrovie, lui non si tira certo indietro. Spazzino
Beltrame: 6 Anche per Ger serata complicata, a corrente alterna. Costruisce bene, specie nel gioco di sponda con i compagni e spesso aiuta a far salire la squadra. Ma quando si tratta di concludere non trovo mai lo spunto vincente, anche perchè si ritrova quasi sempre palloni sporchi. Lavandaia
Mazzon: 7 Segna due gol e procura, anche se involontariamente, il rigore decisivo. Sulla prima rete è semplicemente straordinario, per precisione e potenza. Sul rigore si prende una bella responsabilità e, senza farsi pregare, su presenta sul dischetto con una freddezza da far invidia a un surgelato. Capitan Findus
Gino Fasan: 6 Non è la sua serata e seppure meriti la sufficienza ammette, da grande capitano, le difficoltà di questo inizio di stagione. Inceppato e ingolfato, litiga con la palla e con Beltrame, senza nemmeno avere troppa fortuna nei pochi palloni giocabili che capitano dalle sue parti. Costipato
Faion: 6 Una volta si sarebbe detto "clamoroso al Cibali"; parafrasando, potremmo dire "incredibile al PalaCSI"! Il piciul, in questo inizio di stagione, sembra l'alter ego di quello dello scorso anno. I suoi assist ormai non si contano più, mentre il suo bottino di gol è ancora tristemente fermo a una sola realizzazione. Non ce ne va mai bene una... Incompreso

giovedì 13 novembre 2008

Idee confuse...


Mettiamola in questi termini: quando si vincono le partite dopo averle giocate male è sempre un buon segno. Tutto sta ad interpretarlo, questo segno; perchè l'Unicar vista martedì sera al PalaCSI è sembrata avere le idee un po' confuse riguardo agli obiettivi stagionali. Ad inizio anno tutti predicavano umiltà e prudenza, sottolinendo come una salvezza "tranquilla" sarebbe stato un ottimo risultato per il primo anno di serie A. Poi, complici anche i risultati lusinghieri e la classifica confortante, più di qualcuno ha cominciato a farsi venire l'acquilina in bocca, divenuta in una sera molto amara... Con il Mangiamitutto è stata una partita dove le idee confuse hanno preso il sopravvento, sia nel valutare (o sottovalutare) l'avversario, sia nel gioco, quasi del tutto assente o, al massimo, confuso, lento prevedibile. E' stata la peggior Unicar vista fin qui, e solo un episodio contestato in area avversaria a 4 minuti dalla fine ha regalato 3 punti a Mazzon e compagni senza eccessivo merito. Nella prima frazione di gioco chi ha fatto la partita è stato il Mangiamitutto, con un grande Brancaccio in cabina di regia, creando qualche grattacapo di troppo a Cornacchia. L'Unicar, invece, non ha saputo sviluppare la sua manovra trovando il gol a fine tempo nell'unico affondo degno di questo nome dei primi 20 minuti (nella circostanza bravo Monaco a proporsi, bravo Faion a fornire l'ennesimo assist vincente). Nell'intervallo solita predica del povero Ivancich, che supplica i suoi di accelerare la manovra. Qualcosa di meglio, in effetti, la ripresa lo offre. Finalmente anche il portiere avversario si "sporca" i guanti, per poi capitolare su una splendida invenzione di potenza di Mazzon che piazza all'incrocio una minella urticante: 2 a 0. Sembrerebbe fatta, ma un sussulto orgoglioso del Mangiamitutto riporta in partita Brancaccio e soci: Pignattin diventa improvvisamente imprendibile, tutto passa da lui, e su azione di contropiede il n.9 fulmina Cornacchia da posizione defilata: 1 a 2. Pochi minuti dopo, su azione molto simile, nuovo lampo degli avversari che stavolta sorprendono Cornacchia sul suo palo: 2 a 2. I minuti finali sono i più convulsi e nervosi, con alcuni brutti falli a centrocampo su Mazzon. A quattro minuti dalla fine, come detto, il fattaccio: conclusione di Mazzon, parata del portiere e rimpallo sul braccio (o sul petto) di Pignattin. L'arbitro fischia il rigore nonostante le veementi proteste del Mangiamitutto che si sente derubato di un pareggio sostanzialmente meritato. Proprio Mazzon è bravo a rimanere concentrato e a trasformare il penalty in un momento così decisivo: 3 a 2 finale. L'Unicar rimane in vetta, ma mentre le altre prime della classe volano a suon di gol, gli all-blacks annaspano e faticano. E continuano ad avere le idee confuse...

martedì 11 novembre 2008

Ultime dall'infermeria


Situazione disperata in casa Unicar. Questa settimana ha infatti preso servizio la nuova responsabile medica della società, la dott.ssa Benedetta Lavolta (nella foto mentre assiste un giocatore dell'Unicar), che si è subito ritrovata con parecchio lavoro: Cornacchia ha lo squaraus cronico, Beltrame emorroidi, Faion otite, Mazzon diverticolite, Monaco psoriasi, Grisostolo allucinazioni, Zilli alzheimer, i fratelli Fasan mononucleosi (se la sono passata in famiglia), Roveredo infezione alle vie urinarie, il Mister ha la cataratta e Paron Cilli è tornato d'urgenza da Milano con tutte e cinque le unghie dei piedi incarnite. Infermeria piena, dunque, con Roberto e il Baba in sala d'aspetto con il morbillo. Stasera probabile vittoria a tavolino per il Mangiamitutto... Ora scusatemi, corro anch'io perchè non mi sento mica bene.... Dottoressaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!

domenica 9 novembre 2008

Le pagelle del bomber


Cornacchia: 7 Esce dal PalaCsi senza reti al passivo e questo è senz'altro un buon segnale. Bravo a farsi trovare pronto ad inizio gara, gestisce sempre al meglio l'ordinaria amministrazione. Quando non ci arriva lui la traversa gli protegge il deretano. Immacolato
Zilli: 7+ Baluardo insormontabile nelle retrovie, infonde sicurezza in ogni suo intervento. Micidiale negli anticipi, puntuale nei recuperi, attento in ogni situazione pericolosa e sempre disponibile a contribuire anche in fase offensiva. Evita di frequentare l'anagrafe del comune di Maniago per evitare complicazioni con la carta d'identità. Imbroglione
Caio: 6,5 Contrariamente a quanto detto solo pochi giorni fa, il Caio visto giovedì sera è sembrato più a suo agio in attacco piuttosto che in difesa: suo un pericoloso tiro dalla distanza nel primo tempo e dai suoi piedi, sempre nel primo tempo, parte l'assist per suo fratello nell'azione più pericolosa costruita dall'Unicar nella prima frazione. Flessibile
Monaco: 7 Gioca una partita con grande senso pratico, senza mai strafare e cercando sempre di rispettare le consegne che gli giungono dalla panchina. Lui interpreta al meglio il suo ruolo e suggella la serata con un tiro coraggioso che beffa il portiere avversario, ma non noi: "Volevo davvero metterla lì". Ma va' cagar
Grisostolo: 7 Nell'intervallo inscena il solito siparietto con il Mister, iniziato già via sms nel pomeriggio, e poi nei giorni scorsi, e poi nei mesi precedenti, e poi anni fa, quando i due ancora non si conoscevano. In campo, però, tesse e ritesse trame fitte e preziose da far invidia alla migliore sartoria italiana. Stilista
Beltrame: 6,5 Viene provato un po' ovunque: parte davanti e si ritrova dietro, dimostrando grande disponibilità e duttilità tattica. L'uomo giusto da avere in panchina, pronto per ogni situazione, occasione o ruolo, un po' come il Punt e mes con gli amici. Aperitivo
Gino Fasan: 6,5 La principale occasione dell'Unicar in tutto il primo tempo capita sui suoi piedi e lui la sfrutta alla grande: solo una prodezza del portiere avversario gli nega la gioia di un gol che il capitano ha cercato con grande veemenza. Cocciuto
Mazzon: 7 Tomo tomo, cacchio cacchio, per un bel po' gioca sornione, placido e taciturno. Prova qualche sponda, le punizioni, un paio di triangoli, ma sempre nell'anonimato. Eppure - cosa vuol dire il fiuto del bomber - quando arriva sottoporta il primo pallone giocabile è puntuale come la dissenteria dopo le cozze. Indigesto
Faion: 7 Eccone un altro che se ne va a spasso tranquillo per oltre metà gara, cercando qualche affondo senza troppe convinzioni. Ma come una serpe che si crogiola nell'ombra, al primo raggio di sole punge in maniera letale, si infila nella difesa avversaria e libera una palla al veleno che chiede solo di essere spinta in porta. Viperaccia

venerdì 7 novembre 2008

L'Unicar piega la resistenza del Black Magic

Il Mister catechizza i suoi ragazzi

Contro il Black Magic gli all-blacks hanno rischiato il black out. Potremmo sintetizzare in questa frase quanto è avvenuto ieri sera al PalaCSI. La formazione ospite, infatti, è scesa in campo con un assetto molto coperto e guardingo, che ha messo in difficoltà gli uomini di Ivancich incapaci, per tutto il primo tempo, di affondare il colpo. Ma andiamo con ordine... Quintetto di partenza con Cornacchia fra i pali, Zilli e Grisostolo sulla linea difensiva e Beltrame-Fasan a guidare l'attacco. Come ormai accade dall'inizio della stagione, l'Unicar prova a fare di tutto per passare subito in svantaggio: alla prima palla intercettata a metà campo, l'attaccante del Black Magic punta dritto per dritto verso la porta presentandosi a tu per tu con Cornix, bravo a chiudere lo specchio in uscita per due volte. Scampato il pericolo, Zilli & soci hanno ripetutamente provato a scardinare l'ermetica disposizione degli ospiti, bravissimi a non disunirsi e a rimanere concentrati. La fitta rete di passaggi sulla trequarti campo non si è mai concretizzata in alcun affondo, fatta eccezione per un paio di punizioni conquistate dal limite ma non sfruttate a dovere (una con Mazzon, l'altra con Gino Fasan). Proprio il capitano riesce finalmente a trovare un varco nella difesa avversaria grazie alla splendida intuizione del fratello Caio: preciso diagonale ma altrettanto puntuale è la risposta del portiere in uscita. Sul versante opposto, invece, Cornacchia non corre alcun pericolo, salvo un paio di conclusioni dalla distanza neutralizzate senza apparente affanno. La prima metà di gara si chiude sull'inedito risultato di 0 a 0 e nell'intervallo Mr. Ivancich chiede di accelerare il gioco e di provare a evitare quanto più possibile tocchi di palla inutili (anche il Baba, presente in panchina, prende alla lettera le parole del Mister e smette di grattarseli...). La ripresa si apre con un altro brivido per gli unicarini: la punta ospite riesce ad andar via sulla laterale e saltato Caio stampa sulla traversa un potente diagonale sull'uscita disperata di Fantomas. Ancora una volta il campanello d'allarme sveglia i padroni di casa (ieri in tenuta arancione chocching, leggasi sciocching...) che riprendono pazientemente i loro tentativi di scassinamento. A metà ripresa Zilli riesce finalmente a cogliere di sorpresa gli avversari battendo una punizione a sorpresa al centro del campo: palla per Faion piazzato a sinistra, solito numero sul filo della linea di fondo e assist perfetto a Mazzon che con il piattone deve solo spingere in porta: 1 a 0 (mannaggia 'a maronna..., direbbe l'inviato Luigi Necco). Contrariamente alle aspettative il tema tattico della partita non cambia nemmeno sul vantaggio Unicar, con il Black Magic che sceglie di agire ancora di rimessa, trovando però in Zilli un ostacolo insormontabile. A pochi minuti dal termine, infine, la svolta definitiva: Monaco prende palla sulla tre quarti e vedendosi privo di opposizione prova la conclusione dalla distanza che, pur senza troppe pretese, si insacca beffarda sul primo palo sorprendendo il pur bravo portiere ospite: 2 a 0. Gli ultimi minuti sono di eccessiva sofferenza per l'Unicar, con un palo esterno colto dal Black Magic e una punizione respinta in due tempi da Cornacchia. Al fischio finale grande sollievo, complimenti dovuti agli avversari e biron da mezzo a discutere animatamente della fauna femminile che popolava i tavoli limitrofi: le piccole gioie della vita... 

martedì 4 novembre 2008

Roveredo riceve il testimone


E' stato uno dei protagonisti della vittoriosa trasferta maniaghese dell'Unicar nell'ultimo turno di campionato. Enrico Roveredo, catapultato in campo a sorpresa da Mr. Invancich, non solo non ha fatto rimpiangere il collega Cornacchia, ma ha dimostrato grande sicurezza fra i pali, distinguendosi con pregevoli interventi. Ora gli all-blacks hanno un'alternativa più che valida anche per il ruolo di portiere, fino a questo momento ricoperta in via esclusiva da Fantomas. Nella foto il significativo il passaggio del testimone, avvenuta ancora una volta nella sala dei trofei, con cui proprio Fantomas ha consegnato la maglia n. 1 a Roveredo. Il quale potrebbe già ritrovarsi una seconda occasione e difendere nuovamente la porta degli unicarini giovedì sera, nel prossimo turno di campionato, vista la possibile assenza di Cornacchia, improvvisamente colto da un preoccupante stato depressivo... 

domenica 2 novembre 2008

Le pagelle di Fantomas


Cornacchia 6: Incolpevole sul primo gol, ingannato sul secondo. Per il resto serata di relativa tranquillità, fatta eccezione per una buona parata su punizione e qualche difficoltà nei disimpegni con i piedi. DisOkkupato
Roveredo 7: Che esordio, accipicchia. Compie due ottimi interventi in uscita bassa, neutralizza un tiro libero nel finale e stipula la santa alleanza con i pali della sua porta che lo proteggono quando non ci arriva lui. Cornix si caga sotto e stavolta non è squaraus... Sassicaia 
Caio 6+: Non riuscirà ad essere incisivo nelle situazioni offensive (complice il campo piccolo) ma quando si tratta di difendere diventa un baluardo insormontabile: puntuale negli anticipi, preciso nei raddoppi, bada sempre alla sostanza, che ghe lassi la creansa...  
Zilli 6,5: Se dovessimo decidere quale delle sue qualità è la più importante, diremmo certamente la tranquillità. Infonde sicurezza a tutto il reparto difensivo, opta sempre per la soluzione più semplice e affidabile, senza inutili rischi o apprensioni. Saggio
Grisostolo 7: Due gol alla sua ex squadra, ottima intesa, specie con Zilli, e diverse altre occasioni create o capitate direttamente a lui. Ogni tanto si prende ancora qualche confidenza di troppo in zone "calde" del campo, ma alla fine gestisce sempre al meglio il possesso palla. Impavido
Beltrame 6,5: Un altro golletto, tanto per non perdere l'abitudine, e una buona dose di ispirazione negli scambi stretti con Faion e Ginone Fasan. Il suo inizio di stagione è davvero sorprendente e se dovesse continuare così l'Unicar ha già pronto un biglietto per l'Ungheria da regalare alla moglie per una nuova settimana di bagordi. Eccitato
Gino Fasan 6: Anche lui sembra soffrire il campo di Maniago, evidentemente troppo piccolo per le sue doti di scorrazzatore delle praterie incolte. Si sacrifica, cerca sempre di giocare per la squadra e nella difficoltà si scopre la sua dote di altruista: un paio di assist al bacio (non sempre sfruttati dai compagni) lo riabilitano totalmente. Libero e bello
Faion 7+: Appena fa il suo ingresso in campo la partita cambia. Si mette a sfidare le leggi della fisica, in particolare quella sull'impenetrabilità dei corpi: riesce a incunearsi dove non passerebbe nemmeno David Copperfild, tira da ovunque gli capiti, smonta e rimonta a piacere l'assetto della difesa avversaria, fa un assist a Beltrame e segna un gol. Può bastare? Einstein
Mazzon 7: Solito straordinario gioco con la porta avversaria alle spalle. Dargli palla è come stipulare un'assicurazione contro gli infortuni in una fabbrica di cuscini. Si procura (e timbra) la punizione; si procura (e timbra) il rigore; dopo la partita si procura (e speriamo abbia timbrato) un bel putanon... Obliteratore 
Monaco s.v.: E' vero, non ha giocato nemmeno un minuto. Ma venire a Maniago, alle 22.40, cambiarsi e fare solo panchina per il mal di schiena è un segnale di grande attaccamento che non può passare inosservato. Idolo

venerdì 31 ottobre 2008

Spento il Caminetto

I tre ex del Caminetto: Grisostolo, Faion e Zilli

Con colpevole ritardo eccoci alla cronaca della gara di Giovedì sera al Palazzetto dello Sport di Maniago. L'Opel Unicar ha superato la Pizzeria Caminetto 6 a 2, riacciuffando, sia pure in comproprietà, la vetta della classifica. Mr. Ivancich, contrariamente alle ultime uscite, si ritrova a disposizione l'intera rosa, eccezion fatta per il solito Paron Cilli, tristemente avvistato a fare il lavavetri in viale Certosa. Per il resto tutti arruolati ma non abili, con Monaco stoicamente in panchina ma in realtà bloccato da un fastidioso mal di schiena (indagini più accurate hanno stabilito che il problama è probabilmente imputabile alla posizione ricurva e ingobbita tipica del pippaiolo...). L'avvio di gara è ancora una volta choccante (leggasi scioccante...). Dopo nemmeno due minuti di gioco il primo affondo dei padroni di casa è già fatale per il povero Corinx, fulminato da una puntata del numero 8 del Caminetto, bravo a lasciare sul posto mezza difesa all-black. Ci vuole un po' di tempo prima che Ivancich riesca a rimettere ordine in campo nel quintetto di partenza composto, oltre che dal già citato Cornacchia, da Grisostolo, Zilli, Gino Fasan e Mazzon. Proprio quest'ultimo di procura una punizione dal limite che egli stesso trasforma con autoritaria autorevolezza d'autorità (chiaro il concetto, no?). Il gol del bomber da un primo scossone agli unicarini; il secondo scossone lo da Faion, entrato per Fasan, che inizia a mettere scompiglio fra le maglie della difesa di casa. Il 2 a 1 è cosa fatta dopo pochi minuti dal suo ingresso, per merito di un altrettanto pimpante (ma anche un po' pippante) Germano Beltrame. Ad allungare ci pensa poi l'onnipresente Grisostolo, il 4 a 1 è stavolta tutto di Faion. Prima dello scadere della prima metà di gioco un tiro da fuori non dà scampo a Cornacchia coperto da una selva di uomini davanti a sè. La ripresa si apre ancora con qualche apprensione di troppo nelle retrovie, poi Mazzon, esattamente come fatto in precedenza, si procura un calcio di rigore che egli stesso trasforma con autoritaria autorevolezza d'autorità (ma non l'avevamo già detto?). Al time out (leggasi taimaut) Mr. Ivancich lancia nella mischia Enrico Roveredo, al suo esorsio assoluto in partite ufficiali con l'Unicar: il Phil Collins della Valcellina si piazza fra i pali e ricevute le chiavi della porta da Cornacchia blinda il risultato con un paio di ottimi interventi neutralizzando anche un tiro libero: 'sti cazzi (leggasi me cojoni...). Nel finale sesta rete per l'Unicar, ancora con Grisostolo. Alè

sabato 25 ottobre 2008

Le pagelle del Germano Reale


Cornacchia 6,5: Passa una serata decisamente più tranquilla rispetto alla scorsa settimana. Nel primo tempo due buone parate e un cero a Sant'Antonio per il palo di Gava. Nella ripresa un paio di buone uscite e l'intervento più difficile, sulla puntata velenosa di Pujatti. Guardingo
Monaco 6,5: Sull'azione del primo gol capisce perchè Nardin è il capocannoniere della serie A da un po' di tempo a questa parte. Non gliene si può fare una colpa, e per il resto abbiamo visto confortanti segnali in difesa. Fa ancora fatica, invece, a proporsi con continuità in avanti. Frastornato
Zilli 7+: Esordio col botto, e non solo per il gol, ma per la continuità, per la presenza, per il dinamismo, per il coraggio, per la spavalderia, per la precisione, per la visione di gioco, per il suo paese, per la patria, per la pace, perchè se io posso cambiare, voi potete cambiare.... tutto il mondo può cambiare. Adrianaaaaa!
Grisostolo 7: Fa il bello e il cattivo tempo, dice lui. A noi, per la verità, pare abbia fatto più il bello che il cattivo. Segna di destro, e già questo potrebbe bastare a giustificare il sette, ma c'è molto di più nella sua prestazione. Sul secondo gol subito è più sfortunato che colpevole. Assolto
Mazzon 7-: Altra prova gagliarda e di carattere. Il campo non lo aiuta, ma dovrà abituarsi. A Orsago, come si girava, trovava la porta. Al Pupil's Village (Villaggio del Fanciullo, of course), invece, quando si gira si ritrova ancora 30 metri prima di arrivare in porta. Nel finale scherza col fuoco, e se l'Ibt avesse segnato per colpa sua lo avremmo costretto a giocare con la maglia numero 2 misura small per tutta la stagione. Sottovuoto
Germano 6,5: Il voto se lo è messo lui, e non si discute. Da fuori non lo abbiamo visto male, certo più in difficoltà rispetto ad Orsago. Ma lui la sua colla al piede la mette sempre a disposizione della squadra e quando serve fa rifiatare i compagni blindando la sfera. Bancario
Daniele 7-: Magari ti chiamerò trottolino amoroso e du du, da da da... Che tempi, che musica. E' il nostro trottolino amoroso che imperversa sulla fascia e mette i brividi ad ogni azione. A volte si perde da solo, altre regala assist con il fiocco. Premio della critica

venerdì 24 ottobre 2008

Grazie al blog, la serie A è live!!!


Prima di pubblicare le tanto attese pagelle concedeteci un piccolo inciso per tirarcela un po'. Per la seconda settimana consecutiva, grazie al potere della comunicazione telematica e alla partecipazione dei lettori del blog, siamo riusciti ad aggiornare tutti i risultati della serie A in tempo reale. All'appello manca solo un risultato (quello fra Mangiamitutto e Sinco) solo perchè la partita si deve ancora disputare!!! Il Direttore del blog vuole dunque ringraziare tutti i suoi efficientissimi inviati invitandoli a proseguire così. Se, anzi, altri cronisti volessero aggiungersi alla nostra piccola rete sappiate che all'Unicar le porte son sempre aperte (ma quella non era la Renault???).

A 30'' dall'impresa...


Prima della cronaca della partita di ieri, dedichiamo doverosamente la copertina all'arrivo di un nuovo giocatore in casa Unicar; ieri, prima del match con l'IBT, è stato presentato alla stampa e ai tifosi il neo-acquisto Roberto Zilli: nelle immagini la consegna della maglia da parte di Mr. Ivancich nella sala dei trofei... Zilli è un nome nuovo, una scommessa: poca esperienza, mai giocato a calcetto prima, solo qualche rara comparsata nei tornei estivi. "Con lui - ha spiegato Ivancich - vogliamo avviare una politica nuova: dopo aver cercato l'esperienza con l'acquisto di Mazzon avevamo bisogno di rinverdire la rosa e di trovare qualcuno da far crescere in previsione del futuro. Zilli è un ragazzo giovane, certo poco esperto, ma se avremo la pazienza di aspettarlo sono sicuro che farà bene..."
E per il giovane Zilli c'è stato subito un battesimo di fuoco, visto che all'esordio assoluto sul parquet (o plastica, fate voi...) del nuovo impianto CSI l'Opel Unicar si è trovata di fronte una delle squadre più quotate dell'intera Serie A: l'IBT Viaggi di Nardin, Gava, Mattesto, Piccin, Biasi, solo per citarne alcuni. Ivancich rischia ed emulando il suo guru Mourinho che lancia Obinna dal primo minuto contro la Roma butta nella mischia già dall'inizio l'ultimo arrivato: il giovane Zilli. Con lui coppia difensiva completata da Monaco, attacco alla strana coppia Faion-Mazzon (che sembrano i gemelli Ruggeri) e Cornix a custodia dei pali. Gara subito tattica, con l'IBT che imposta il tema della partita sulla sua arma migliore: il possesso palla. Gli all-blacks fanno fatica a carburare nei primi dieci minuti, ma concedono solo un paio di tiri dalla distanza sui quali Matteo è sempre pronto. Dopo il primo time out prima girandola di sostituzioni, con Beltrame per Mazzon e Grisostolo per Monaco: di più Ivancich non avrebbe potuto cambiare viste le assenze dei fratelli Fasan in gita familiare a Udine e di Stefano Paron Cilli, come al solito a Milano in giro per i navigli a bere con l'amico Adriano. A metà primo tempo il primo sussulto: Nardin prende palla sulla sua trequarti, salta di netto Monaco (nel frattempo rientrato) e lo brucia sullo scatto presentandosi in contropiede solo davanti a Cornix che nulla può sul puntatone dal basso verso l'alto. La ripresa di apre con l'Unicar più aggressiva sul possesso palla degli avversari: il pressing alto voluto dal Mister produce i suoi effetti e in più circostanze Faion, con la sua velocità, mette in difficoltà la difesa ospite. Cominciano ad arrivare occasioni importanti e in una di queste Grisostolo riesce a trovare il pertugio giusto per infilare Mattesco: 1 a 1. E' il momento migliore degli unicarini, che in difesa, invece, rischiano pochissimo: con la difesa più alta anche Fantomas è costretto ad un paio di provvidenziali uscite al grido "okkupiamo l'Università", ma nulla più. Sull'altro fronte, invece, sull'ennesima incursione da guastatore sardo, Faion attira su di sè tutte le attenzioni dei maschioni dell'IBT che vorrebbero incaprettarselo, e lui scarica sul palo opposto dove - indovinate chi? - il baby Zilli si fa trovare pronto al tap-in. A questo punto mancano 1 minuto e mezzo alla fine (o se volete 90 secondi), e l'Unicar si appresta a gestire il vantaggio. L'IBT si avvicina con la solita calma e su un'invenzione del solito Nardin tutta la difesa all-black viene tagliata fuori da un assist in diagonale che trova pronto capitan Gava sul secondo palo. 
Verrebbe da mangiarsi le mani per l'occasione buttata al vento, anche perchè a quel punto mancavano 30 secondi alla fine della partita. Ma a dire il vero, subito dopo la ripresa del gioco, è stata proprio l'IBT ad avere la palla del KO su un due contro zero non finalizzato proprio all'ultimo istante. Per cui il pareggio, alla fine, ci può stare, anche in virtù della forza di un avversario di assoluto valore. A stasera (o al massimo a domani) per le pagelle... 

lunedì 20 ottobre 2008

Da Mercoledì ritorna la pagina futsal del Messaggero


Con grande piacere prestiamo il nostro blog a fini pubblicitari per segnalare che da mercoledì prossimo, 22 ottobre, il Messagero Veneto riprenderà il tradizionale appuntamento del mercoledì con la pagina del futsal curata dall'infaticabile Davide Francescutti (paga da bever...). Cogliamo l'occasione per ringraziare chi, dedicando "spazio e tempo" al nostro movimento, ci fa sentire importanti...

domenica 19 ottobre 2008

Prima giornata: regalo all'Icem


La prima giornata del campionato di serie A 2008/2009 si apre all'insegna dell'equilibrio. Detto della vittoria di misura dell'Unicar, su sette partite si sono registrati ben quattro pareggi (risultato piuttosto raro nel calcio a cinque); uno di questi, tuttavia, è stato tramutato in vittoria a tavolino per una irregolarità nelle liste dei giocatori. Ma andiamo con ordine.
Chi ha impressionato di più è l'IBT del bomber Nardin, capace di imporsi per 5 a 2 contro un avversario (la Verniciatura Azzanese) decisamente quotato e dato fra le favorite. La prossima settimana lo scontro Unicar - Ibt sarà la prova del fuoco per la banda Ivancich. Bene anche il Sacile di Di Bon, anche se in questo caso il compito, almeno sulla carta, era più semplice: il Mangiamitutto dell'amico Brancaccio è stato ripescato all'ultimo dalla serie B, e la squadra non si è attrezzata a sufficienza per affrontare la massima serie (così ci viene riferito da informatori vicini a quell'ambiente...). Qualche errore della panchina, poi, ha complicato ulteriormente le cose. Chiudono in parità Pizzeria Caminetto e Spilimbergo, Marson e Sinco, Black Magic e Segat (a giudicare dal referto deve essere stata una partita un po' nervosetta). Pareggio, infine, anche fra Sporting Porcia e Icem (4 a 4). Si sarebbe trattato del risultato più sorprendente della giornata (una neo promossa che ferma i campioni provinciali) se il comunicato ufficiale del CSI non avesse assegnato la vittoria a tavolino all'Icem per una irregolarità nella lista tesserati del puriliesi. Davvero un bel regalo... 

giovedì 16 ottobre 2008

Le pagelle del Mister


Cornacchia: 6 Dottor Jeckyl e Mr Hyde, Peter Parker e Spiderman, Clark Kent e Superman, Fracchia e la belva umana. Tutto in una sera, il meglio e il peggio del suo repertorio. Alla fine, fra incertezze e miracoli, si guadagna la sufficienza. Schizofrenico
Monaco 10:...
Caio: 6+ Complessivamente bene. Non strafà, ma non si fa mai sorprendere e specie nel secondo tempo rischia qualcosa ma osa anche qualche anticipo (vincente) sul diretto avversario. Affidabile
Grisostolo: 6,5 Solita sicurezza, a volte quasi troppa. Autorevole in cabina di regia, segna un gol importante e forse, con un po' di convinzione in più, avrebbe potuto aumentare il suo bottino personale. Con Mazzon si trova che è una meraviglia. Autoritario    
Beltrame: 7- E' la sorpresa più lieta della serata. Pungente sotto porta, prezioso in copertura, arpiona palloni come fosse un pescatore subacqueo e segna pure il terzo gol di squadra. Nella ripresa fa il prestigiatore sulla fascia sinistra, quando riesce ad andare via a due uomini avendo a disposizione solo lo spazio della linea. Disintossicato
Mazzon: 7,5 Non poteva presentarsi in modo migliore al suo nuovo pubblico (Baba, Pina e Berto). Tre gol alla Mazzon, difende palla alla Mazzon, si gira alla Mazzon, gioca di  sponda alla Mazzon. Insomma, se ci fossero ancora dubbi: habemus Mazzon
Fasan: 6,5 Quello di Orsago non è il campo ideale per liberare i suoi portentosi diagonali. Ma lui, da capitano, si sacrifica e lotta. Determinante nella ripresa quando gioca d'astuzia e d'esperienza e ferma una pericolosa ripartenza degli avversari con il padre di tutti i falli tattici. Il gol della vittoria è il suggello ad una prestazione generosa. Condottiero  

Abbiamo un Mazzo...n così


Era la prima partita del campionato. Era la prima assoluta dell'Opel Unicar in Serie A. Era il compleanno di mio cugino, ma questo non c'entra un cazzo. Il destino ha voluto riservare un inizio thrilling, ponendo di fronte agli all-blacks nuovamente il Bar Da China, rinnovando una sfida che lo scorso anno ha caratterizzato tutto il campionato di serie B. Ora, Bar Da Chiana e Opel Unicar, si sono ritrovate meritatamente in serie A, ancora una volta l'una di fronte all'altra. L'inizio thrilling, poi, deriva anche dalle notizie che arrivano poche ore prima della partita: Paron Cilli a Milano a godersi la madunina, Faion bloccato sul lavoro da un guasto all'impianto di produzione: lui spiega a tutti che di macchine non ci capisce un'acca, ma niente da fare, lo trattengono fino a notte fonda e addio esordio in campionato. Proprio lui che nelle ultime gare amichevoli era parso il più in forma del momento...
Mr. Ivancich si ritrova sette giocatori, e deve fare di necessità virtù. Quintetto iniziale con Cornix fra i pali, linea difensiva composta da Grisostolo e Monaco, reparto d'attacco affidato a capitan Fasan e all'ultimo arrivato dal mercato estivo, ovvero Stefano Mazzon. E visto che abbiamo parlato più volte di inizio thrilling, pronti via e il Da China infila dopo pochi minuti la rete degli unicarini, con un preciso triangolo che apre da difesa e non dà scampo a Cornacchia. Ci vuole qualche minuto prima che gli uomini di Ivancich prendano le misure ad un campo così piccolo che quando dici "calcetto" ti viene da pensare al calciobalilla più che al calcio a cinque. Mazzon, che di professione fa il commerciante, di esperienza ne ha da vendere, e si carica sul groppone tutta la squadra e comincia a fare a sportellate con tutto ciò che gli capita a tiro. Prima firma il pareggio, poi offre a Grisostolo la palla del raddoppio: in una frazione si passa dallo 0 a 1 al 2 a 1. Cornacchia, dopo qualche buon intervento fra i pali, decide di movimentare la serata, tanto per non annoiarsi: uno sciagurato passaggio centrale viene intercettato dalla punta del Da China, che ringrazia e infila per il 2 a 2. Ancora Mazzon, a pochi minuti dalla fine del primo tempo, difende l'ennesimo pallone in zona d'attacco, smarca sottoporta un ispiratissimo Beltrame (subentrato a Gino Fasan) che da due passi non può sbagliare. Poco dopo, sempre Mazzon, colpisce di potenza e cala il poker. Si va al riposo sul 4 a 2, e dopo soli venti minuti par di aver già giocato una vita. L'inizio della ripresa, però, è da brividi: Lucchese e soci arrivano al 4 a 4 in pochi minuti e si rifanno sotto, Ivancich grida di non farsi mettere sotto, Pina in tribuna se la fa sotto, Andrea Monaco lo preferisce sotto, il Baba si farebbe quella del piano di sotto. Mazzon legittima la sua nomination al "men of the match" con il 5 a 4, pareggio rocambolesco del Da China, e gol finale (significativo) del capitano Fasan. 
In questa cronaca ci siamo limitati alla successione delle reti, perchè se avessimo dovuto raccontare tutto quello che è successo non sarebbe bastato il blog, ma ci sarebbe voluta Wikipedia. E' solo la prima di campionato e non sappiamo dove arriverà l'Unicar nè dove arriverà il Da China, ma ieri sera abbiamo avuto tutti la sensazione che sia stata una piccola impresa e che saranno tre punti pesantissimi perchè sul minuscolo campo di Orsago sarà dura per tutti.  

giovedì 9 ottobre 2008

Annuncio choc di Faion: ancora una stagione, poi me ne vado


Una notizia turba l'ambiente dell'Unicar a pochi giorni dall'inizio del campionato. Daniele Faion, nel corso di un'affollata conferenza stampa tenutasi presso il locale "Il Braciere", a Maniago, ha annunciato il suo ritiro dal calcio a cinque a fine stagione. Lo stesso giocatore ha voluto motivare la sua scelta con il desiderio di aprire un chiosco in spiaggia in qualche località tropicale (e, come testimoniano le immagini, il progetto è già a buon punto). 
Tornando al calcetto giocato, martedì sera gli all-blaks, trascinati proprio da Faion, hanno battutto nella loro ultima amichevole il quotato Maniago (serie C - FIGC). Si è trattato di un test estremamente importante, soprattutto per prendere confidenza con un campo molto stretto e molto simile a quello che gli unicarini incontreranno per il loro esordio. Sono infatti state comunicate le prime tre giornate di campionato, che vedranno Fasan e compagni - lo scherzo del destino - iniziare la loro avventura in serie A proprio da Orsago sul campo del Bar da China, la squadra che lo scorso anno ha conteso agli all-blacks il titolo in serie B. Seconda giornata in casa contro l'IBT viaggi (una delle favorite) e poi di nuovo a Maniago, contro la Pizzeria Caminetto. Minchia che avvio...  

lunedì 6 ottobre 2008

Tutti insieme per Germano!!!


Il blog dell'Opel Unicar, i giocatori e i tifosi tutti si stringono attorno a Germano Beltrame e gli vogliono manifestare tutta la loro vicinanza in un momento così difficile. Abbiamo saputo che anche la madre di Germano legge il blog, per cui vogliamo immediatamente tranquillizzarla: Ger sta meglio, e il peggio sembra scongiurato. Tutto è nato una decina di giorni fa, quando la moglie di Germano, assieme ai due piccoli figli, si è assentata qualche giorno per andare a trovare i suoi familiari all'estero. Germano, rimasto solo, ha iniziato a condurre uno stile di vita alquanto dissennato, spendendo e sperperando, frequentanto feste fino a tarda ora pur dovendo andare a lavorare. Non ha dormito per 86 ore consecutive, si è cibato di ciò che capitava a tiro in casa, non si è mai lavato nè cambiato e si è ridotto nello stato che vedete documentato nelle immagini. Anche i compagni di squadra, vedendolo arrivare alle amichevoli senza mutande, nè calzini e con le scarpe completamente divelte si erano insospettiti... Fortunatamente da qualche giorno la moglie Emese è tornata ed ha immediatamente condotto il marito in una comunità di recupero (la stessa frequentata da Maradona e Gascoigne) per disintossicarsi da tutto ciò che lo ha intossicato negli ultimi giorni. La società Opel Unicar ha garantito alla famiglia tutto il sostegno necessario per le cure ed auspica di ritrovare presto in campo sua maestà Reale.

venerdì 3 ottobre 2008

Samba portuguesa


Sarà stata l'aria respirata allo stadio Alvalade o lungo le ramblas di Lisbona, ma il Faion atterrato ieri sera sul parquet del Palamichieletto di Sacile si è presentato con ancora nelle gambe e nel corazon i ritmi della miglior samba portuguesa. Faiao ha incantato con i suoi dribbling, i cambi di passo e tutto il meglio di un repertorio che sembra rigenerato dopo questo soggiorno lusitano. Il funambolico numero 7 (lo stesso di Cristiano Ronaldo) ha trascinato l'Unicar in una prestigiosa vittoria contro l'IBT Viaggi, senza ombra di dubbio una delle pretendenti al titolo nella massima serie del CSI. Nel 7 a 4 finale segnali confortanti anche da Grisostolo, finalmente tornato a vestire la maglia all-black e a dirigere autorevolmente la regia unicarina. Il risultato di ieri sera, certamente importante, non deve però illudere nessuno, perchè ormai conosciamo fin troppo bene le insidie che nascondono queste amichevoli pre-campionato. L'IBT si è presentata con 5 uomini contati (di qualità, per carità, ma pur sempre 5) ed è stata tradita dalla serata no di Mattesco (che rimane uno dei migliori portieri della Serie A e, credetemi, io me ne intendo...). Nardin e compagni, inoltre, hanno dato la sensazione di cercare sempre le giocate più difficili, ma siamo sicuri che in campionato saranno molto più cinici e concreti. Dopo le ultime due prestazioni offerte contro Più Sport e Green Planet si è comunque visto un netto miglioramento e Mr. Ivancich può sperare che si riprenda al più presto il passo migliore... a ritmo di samba.

giovedì 2 ottobre 2008

Dal Josè Alvalade al Palamichieletto


Ieri sera nella bolgia del Josè Alvelade di Lisbona per il match di Champions fra Sporting e Basilea, questa sera nel catino del PalaMichieletto di Sacile. Che ci fosse qualche sospetto sugli impegni di lavoro di Daniele Faion in Portogallo lo avevamo già anticipato, ma il bomber tascabile dell'Opel Unicar non farà mancare il suo apporto alla causa all-black e stasera sarà regolarmente in campo nell'amichevole con l'IBT Viaggi. La sua presenza sarà indispensabile anche perchè Mr. Ivancich ha gli uomini contati: della caviglia di Caio abbiamo detto, mentre Paron Cilli e Capitan Fasan saranno bloccati per ragioni di lavoro (finchè avranno un lavoro...). Dovrebbe essere l'occasione giusta per l'esordio stagionale di Gabriele Grisostolo che dopo un inizio di stagione un po' caotico a causa di voci di mercato sul suo conto tornerà finalmente a calcare il parquet. Ma il personaggio VIP della serata è atteso non in campo e nemmeno in panchina, ma sulle tribune del Palasport di Sacile: stasera, infatti, potrebbe essere la volta dell'ultimo volto nuovo in casa Unicar, invitato per l'occasione per vedere all'opera quelli che potrebbero essere i suoi futuri compagni e, chissà, per firmare un cartellino della società di viale Venezia. A domani per il risultato della partita e per i dettagli dell'operazione "Z".   

martedì 30 settembre 2008

Sindrome da Pianeta Verde...

Nuovo stop ai box per Caio

Cambiano i protagonisti (fuori Beltrame e Faion, dentro Caio e Mazzon), ma il risultato non cambia. Nell'amichevole di ieri sera contro il Green Planet ancora una brutta prestazione dell'Unicar, conclusasi peraltro con la prima sconfitta stagionale (5 a 3). Da un paio di uscite a questa parte qualcosa non funziona nei meccanismi degli all-blacls, e il campanello d'allarme suonato venerdì scorso contro il Più Sport comincia a somigliare sempre più al rintocco di un campanile. Difficile fare una disamina della situazione: certamente la panchina corta può essere una giustificazione, ma anche automatismi che dovrebbero essere oliati da tempo sembrano improvvisamente inceppati. Sul sintetico del Dream Village si sono visti errori da oratorio (tipo avversari accompagnati verso il centro e non all'esterno) che non possono essere attribuiti alla mancanza di cambi. La sensazione, in questo momento, è che l'Unicar non possa permettersi assenze ma per certi cali di concentrazione non vi sono proprio spiegazioni plausibili (minchia come scrivo bene oggi...). Che quella di ieri fosse una serataccia l'ha confermato anche l'infortunio occorso a Caio (l'ennesima distorsione alla caviglia) che sarà valutato nelle prossime ore dagli specialisti di UnicarLAB (cioè i meccanici dell'officina Opel): si spera per un recupero entro l'inizio di campionato, ma sarà dura. Come si dice in questi casi, comunque, meglio che i momenti storti avvengano ora piuttosto che fra due settimane e dopo tutto le amichevoli sono fatte anche per sperimentare e concedersi gli errori. A questo si aggiunga il fatto che il Green Planet è da sempre la bestia nera di Gino e compagni e, se non altro per la cabala, la sconfitta di ieri può anche andar bene (ma si può sapere che cazzo è 'sta cabala???). Per concludere veniamo alle note positive, che ancora una volta giungono dallo spogliatoio: il morale è alto, l'affiatamento non è perso e anche l'inserimento di Stefano Mazzon è una lieta sorpresa. Ieri sera, nel post-partita, momento toccante fra i due milanesi della squadra (Mazzon, appunto, e il cinisellese Paron Cilli) che, ritrovatisi in esilio a Pordenone, se le son raccontate fino a notte fonda, scoprendo di essere fratelli interisti, malati di basket meneghino, mio zio sta in viale Monza, tu dove esci, io faccio viale Certosa, quella volta che abbiamo vinto lo scudetto a Livorno, ma va' cjiapà i rat, che's chi l'è un terun, viva la figa e chi la sfuriga.... com'è piccolo il mondo, come nascono gli amori!!!

lunedì 29 settembre 2008

Un passo indietro

Stefano Mazzon in azione

Prosegue la preparazione dell'Unicar in vista dell'inizio del campionato 2008/2009. Dopo una serie di amichevoli ben giocate dagli uomini di Maurinho, venerdì sera nell'amichevole con il Più Sport gli all-blacks hanno evidenziato un vistoso calo di gioco. La partita, che pure si è conclusa con un'ampia vittoria, si è caratterizzata per trame di gioco molto lente e macchinose, confusione nel mantenimento delle posizioni (sia in attacco che in difesa), eccessivo egoismo sottoporta e poco spirito di squadra. Non è proprio un disastro, ma dopo le prime uscite stagionali ci si attendeva qualcosa di più. Unica attenuante la condizione fisica, dal momento che gli unicarini sono ormai due partite consecutive che devono giocare in 6 a causa delle troppe defezioni (venerdì sera fuori Grisostolo, Mazzon e Caio). I ritmi sono ormai serratissimi, per cui stasera i nostri eroi saranno di nuovo in campo non più con la Verniciatura Azzanese (come inizialmente previsto) ma contro gli amici del Green Planet, per una partita che è ormai tradizione. Assenti certi Beltrame per febbre e Faion e Grisostolo per motivi di lavoro (su Gabriele nessun dubbio, su Daniele qualche sospetto è lecito: 'sto viaggio in Portogallo non convince nessuno). Fischio d'inizio alle ore 21 al Dream Village, ingresso libero, uscita a pagamento.