mercoledì 7 novembre 2007

Orgoglio Unicar a Porcia


Si sapeva che non sarebbe stata una passeggiata ed in effetti così è stato: contro lo Sporting è stata partita vera, contro un avversario al quale bisogna rendere l’onore delle armi. Lo Sporting ci è piaciuto tantissimo, probabilmente una delle più belle squadre incontrate fin qui dall’Unicar e siamo certi che reciterà un ruolo da protagonista nel campionato di serie B. Insomma, a Porcia sarà dura per tutti…
L’Unicar si presenta con il solito quintetto iniziale: Cornacchia fra i pali, retroguardia composta da Monaco e Caio Fasan, con Gino Fasan e Boschian a fare da guastatori davanti. Dal punto di vista tattico l’impatto con la gara è perfetto: manovra con il portiere senza affrettare, grande copertura in difesa, posizioni tenute con grande ordine. L’Unicar, nella prima fase, ha il gran merito di aspettare e costruisce due nitide palle gol con Bosky e Monaco neutralizzate dal portiere di casa, l’ottimo Bertoli (fra i migliori in campo a fine gara). Dall’altra parte una sola conclusione degna di nota dello Sporting con Cornacchia pronto su Rizzi. Al primo time out la situazione è ancora ferma sullo zero a zero. Per gli all-blacks (per l’occasione tornati a vestire le maglie azzurre) entrano Paron-Cilli, Beltrame, Faion e Ivancich che non cambiano per nulla il tema tattico della partita. Anzi, l’innesto di Faion aggiunge qualcosa sotto il profilo della velocità ed infatti, di li a poco, Fagiolino si beve due uomini della difesa avversaria e consegna a Beltrame una palla che chiede solo di essere spinta in rete: 1 a 0 e boato del pubblico (Roberto aveva mangiato castagne…).
Si va al riposo con il minimo vantaggio e con l’imbattibilità di Cornacchia salita nel frattempo a 80 minuti. Nella ripresa, tuttavia, il gioco degli unicarini ha una leggera flessione, anche per le pronte contromisure dello Sporting che aggredisce di più i portatori di palla. Dopo sei minuti, su un errato passaggio di Gino Fasan che non vede il fratello Caio smarcato sulla sinistra, Rizzi si impossessa della palla e si invola verso la porta di Cornacchia battendolo con un preciso diagonale: 1 a 1. Ivancich fiuta il pericolo di un possibile calo e dalla panchina anticipa i cambi; la mossa si rivela azzeccata e dopo pochi minuti Faion approfitta di una ingenuità di un avversario per presentarsi davanti a Bertoli e chiudere con il suo colpo preferito: piatto ad uscire e 2 a 1 per l’Unicar. A questo punta la partita si fa apertissima, con lo Sporting in forcing, con un imprinting senza jogging ma col piercing (scusate…). Marco Falotico e Rizzi ingaggiano una sfida nella sfida con Cornacchia che, indossato il costume da Fantomas, si mette a fare il supereroe. Nel finale ancora Faion si inventa un tiro da posizione impossibile che mette in difficoltà Bertoli: quel lestofante di Boschian si avventa per primo sulla ribattuta e mette al sicuro il risultato. L’ultima menzione per il pubblico: dedichiamo la copertina a Federica, la Pina, Roberto e il Baba, che hanno sfidato i –45 gradi del tendone di Porcia armati di copertine e latte caldo (a qualcuno ci è scappata pure qualche goccia di rhum… di troppo). Un giorno ci spiegheranno chi cazzo glielo fa fare.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Il capo ultrà non può non metterci il cuore!!!
In realtà vengo per la birra che andiamo a bere alla fine di ogni partita. Inoltre fino a qualche mese fa venivo nella speranza che qualche avvenente signorina affascinata dai calciatori venisse da questi rifiutata e si accontentasse del capo ultrà...