giovedì 17 gennaio 2008

Missione compiuta!


C'era un solo risultato a disposizione, e quel risultato è stato ottenuto. L'Opel Unicar centra l'impresa, batte il Bar da China 5 a 3 e riapre un campionato che prima di Natale sembrava compromesso.

Come spesso accade in queste circostanze, quando la posta in palio è così alta, non è stata una partita bellissima dal punto di vista tecnico, ma molto avvincente sul piano delle emozioni e dei nervi.

Il Bar da China dimostra subito di meritare la posizione in classifica che ha. Gli ospiti partono concentrati e ben disposti in campo e al primo errore della difesa di casa passano: lancio dalle retrovie che sorprende Monaco, controllo dell'attaccante e gol sull'uscita di Cornacchia. L'Unicar ha il merito di non scomporsi e perviene al pareggio quasi subito, con un'azione di contropiede ben organizzata da Bosky e finalizzata con un diagonale preciso e potente di Gino Fasan. Il gol scioglie i padroni di casa, che hanno un sussulto impegnando in diverse circostanze l'ottimo portiere ospite. Poi, su un'invenzione di Faion, Monaco, in proiezione offensiva, segna il 2 a 1. Prima della ripresa, tuttavia, lo stesso Monaco alleggerisce centralmente un pallone che viene intercettato dagli avversari: pronta ripartenza e gol del pareggio (complice una sfortunata deviazione di Faion nel tentativo di un disperato recupero).

La ripresa si apre con il 3 a 2 per gli all-blacks (ieri sera in azzurro...): protagonista dell'azione è, ancora una volta, Andrea Monaco, stavolta in versione assist-man: il suo cross taglia il campo e trova pronto all'impatto al volo bomber Boschian. L'Unicar, a questo punto, capisce di poter chiudere il match e affonda i colpi del KO: prima è Beltreme ad inventarsi un assist pazzesco che libera Faion in mezzo all'area (4 a 2); poi, direttamente da un rilancio di Cornacchia, Boschian emula Ronaldo nella finale UEFA contro la Lazio e deposita palla in rete dopo aver saltato anche il portiere (5 a 2).

Nei minuti finali si assiste al forcing del Bar da China: un paio di interventi di Cornacchia e le pronte chiusure di Caio evitano il peggio fino al rigore (dubbio) concesso da Gino Fasan che viene trasformato per il 5 a 3 finale.

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