giovedì 13 dicembre 2007

Una botta di c...


Ve lo ricordate il "culo di Sacchi", il tormentone che imperversava ai mondiali americani per merito di Gene Gnocchi?. Bene. Il fattore C, finalmente, arride all'Unicar. Dopo una serie di sventure, tutte ampiamente documentate nel blog nei giorni scorsi, quello di ieri sera è stato un puro colpo di culo. Alla fine è stato un 2 - 1 meritato, contro un ostico avversario ben messo in campo. Ma se la rete del raddoppio non l'avesse regalata il portiere del Trico Style, probabilmente staremmo a commentare un amaro pareggio.

Il primo tempo l'Unicar non riesce ad esprimersi al meglio: il possesso palla c'è, ma il più delle volte è sterile e non si riesce a sfondare la difesa ermetica dei padroni di casa. Non è un caso che le uniche conlcusioni degne di nota arrivino con conclusioni dalla distanza o su calcio piazzato. In difesa, invece, a parte qualche pericoloso contropiede, la situazione sembra essere sotto controllo. Il quintetto di partenza (Cornacchia, Caio, Monaco, Gino Fasan e Bosky) riesce ad imporre il proprio gioco, ma in maniera molto lenta, non riuscendo mai a creare la superiorità numerica necessaria per affondare. Dopo il primo time-out dentro Paron Cilli (in non perfette condizioni) e Beltrame (anch'egli debilitato dall'influenza). Proprio un redivivo Germano dimostra di essere in palla, e in attacco riesce a proporre qualche alternativa di gioco. Su un suo spunto nasce il primo gol dell'Unicar: Ger salta l'uomo con una magia, conclude, respinta corta del portiere e tap in vincente di un pronto Boschian. Il gol, purtroppo, non modifica l'andamento della gara, e l'Unicar continua a macinare gioco ma sempre troppo lentamente. E poco dopo, su un disimpegno sfortunato di Paron Cilli che scivola, si innesca il contropiede del Trico Style che invola un proprio attaccante solo davanti a Cornacchia: è l'1 a 1.

Nella ripresa, finalmente, qualche segnale incoraggiante. Cornacchia viene coinvolto di più nella manovra e si rivede anche qualche lancio filtrante in profondità, dritto per dritto. Boschian è bravo a far salire la squadra e la circolazione di palla è più fluida. Le occasioni, manco a dirlo, arrivano ma la bravura del portiere di casa o l'imprecisione degli unicarini non sbloccano il risultato. La porta avversaria sembra stregata e quando ormai la situazione sembra prendere la piega sbagliata, ecco il fattaccio (o, se preferite, la famosa botta di culo): retropassaggio innocuo di un difensore del Trico Style al proprio portiere (fin lì bravissimo), liscio clamoroso dell'estremo e palla in rete. Gli ultimi cinque minuti sono da infarto, con qualche mischia di troppo in area, ma si riesce a tener duro fino al fischio finale.

A fine gara tutti in chiesa ad accendere un cero alla madonna e poi solito birrone al pub.

1 commento:

Anonimo ha detto...

bel visino,anche la riga in mezzo sta' bene.